I mercati azionari emergenti non sono stati in cima alle preferenze degli investitori nei primi otto mesi dell’anno. I dati Morningstar sui flussi nei fondi europei di questo tipo mostrano riscatti per circa 8 miliardi di euro da gennaio. In agosto le sottoscrizioni nette sono state positive per un magro valore di 180 milioni, dopo cinque mesi consecutivi di riscatti. Non è andato meglio il segmento obbligazionario, soprattutto quello in valuta locale, che segna fuoriuscite nette per oltre 13 miliardi nello stesso periodo. Sembra resistere meglio il reddito fisso in divisa forte, che nel mese scorso ha registrato una raccolta netta di 2,7 miliardi, riducendo il rosso da inizio anno a 829 milioni.
A meno di sorprese nell’ultima parte dell’anno, il 2020 mostra un cambiamento, comunque, di rotta rispetto al triennio precedente, caratterizzato da un certo favore degli investitori per i mercati emergenti. Secondo le stime di Morningstar, nell’equity sarebbero entrati quasi 29 miliardi netti tra il 2017 e il 2019, nei bond in divisa forte 24,4 e in quelli in local currency oltre 35,7 miliardi.
Il Covid-19 ha colpito anche i mercati emergenti, ma in modo diverso. La Cina è stato il fulcro originario del virus, ma è anche il paese che più velocemente si è messo sulla strada della ripresa. Altri stati, come Brasile e Russia, hanno dovuto affrontare la volatilità delle materie prime, in particolare del petrolio. I governi e le banche centrali di tutto il mondo hanno varato massicce misure per evitare una recessione globale, ma la cautela è d’obbligo per diversi motivi.
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.