Le Borse globali scendono e il petrolio sale dopo l’attacco di Israele all’Iran

Gli attacchi aerei israeliani contro l’Iran fanno tremare i mercati, mentre le tensioni in Medio Oriente sono destinate ad acuirsi.

Johanna Englundh 13/06/2025 | 10:54
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Illustrazione a collage con una moneta da un dollaro americano, un tabellone che mostra un andamento negativo del mercato e un edificio per uffici.

Punti chiave

  • Le azioni globali sono scese e i prezzi del petrolio sono saliti dopo che Israele ha lanciato attacchi aerei contro l’Iran.
  • I beni rifugio sono saliti mentre i titoli delle compagnie aeree sono scesi a causa dell’aumento del costo del carburante e delle interruzioni dei voli.
  • I titoli della difesa sono aumentati per la reazione degli investitori all’aumento delle tensioni geopolitiche.

Le Borse globali sono scese bruscamente venerdì e i prezzi del petrolio sono saliti dopo che Israele ha lanciato una serie di attacchi aerei contro l’Iran nella prima mattinata di venerdì, ora locale, prendendo di mira luoghi che, a suo dire, erano collegati al programma nucleare iraniano.

L’indice Morningstar dell’Eurozona è sceso dello 0,91%, con l’indice Morningstar della Spagna e l’indice Morningstar dell’Italia più colpiti con perdite dell’1,3% circa in mattinata. Anche i Wall Street ha aperto in calo.

Il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che il Paese ha lanciato l’Operazione Leone Nascente, un’“operazione mirata a respingere la minaccia iraniana alla sopravvivenza stessa di Israele”.

Secondo Netanyahu, uno degli obiettivi era l’impianto nucleare di Natanz, dove viene arricchito l’uranio. Inoltre, diversi scienziati e leader militari, tra cui il comandante della Guardia rivoluzionaria iraniana, Hossein Salami, sono stati uccisi a Teheran e in altre parti del Paese.

“Gli attacchi israeliani all’Iran rappresentano una grave escalation del conflitto tra i due Paesi, ma è altamente probabile che Israele non sia riuscito a distruggere alcun impianto nucleare iraniano”, hanno scritto in un commento gli analisti di Panmure Liberum Joachim Klement e Susana Cruz. Dal momento che gli Stati Uniti non sono stati coinvolti negli attacchi, non si aspettano che l’Iran si vendichi contro i siti statunitensi in Medio Oriente, ma si attendono ripetuti attacchi e ritorsioni tra Israele e Iran nelle prossime settimane.

“È questa reazione iraniana che può portare a un’escalation del conflitto e trascinare gli Stati Uniti, nel qual caso ci aspetteremmo che le forniture globali di petrolio e gas vengano interrotte più a lungo, creando un altro impulso alla stagflazione in Europa, Regno Unito e Stati Uniti, simile a quanto accaduto nel 2022 dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia”, hano aggiunto gli analisti.

In rialzo prezzo del petrolio e i titoli petroliferi

I futures del greggio si sono impennati dopo l’attacco, con il Brent che è salito del 13% nella notte prima di ridurre i guadagni a circa USD 73,32 al barile, ancora in rialzo rispetto alla chiusura della sessione precedente a USD 69,40.

“Prevediamo che, in assenza di una guerra più ampia, il rialzo odierno dei prezzi si rivelerà probabilmente un evento “sell-the-news”. I mercati petroliferi rimangono ampiamente riforniti, con l’OPEC decisa ad aumentare la produzione e la domanda debole. La crescita della produzione statunitense è in rallentamento, ma potrebbe riprendersi a fronte di un aumento sostenuto dei prezzi”, afferma Allen Good, direttore della ricerca di Morningstar.

“Nel frattempo, una guerra più ampia è improbabile. L’amministrazione Trump ha già dichiarato di essere impegnata nei colloqui con l’Iran. Ci aspettiamo una risposta dall’Iran, ma probabilmente sarà modesta, come gli attacchi di rappresaglia del passato, e non scatenerà una guerra più ampia”, aggiunge Good.

I titoli energetici europei hanno guidato i guadagni nella regione, tra cui Shell SHEL, Var Energi VAR, BP BP, TotalEnergies TTE, Repsol REP, Aker BP AKER e Equinor EQNR. Secondo Michael Field, chief European markets strategist di Morningstar, gli attacchi preventivi di Israele potrebbero interrompere l’approvvigionamento di petrolio nella regione in un momento in cui i mercati sono in eccesso di offerta. A suo avviso, il rischio di contagio nella regione è basso e il mercato ha di fatto scartato la possibilità di una guerra totale in Medio Oriente.

“Nonostante il forte aumento del prezzo del petrolio oggi, l’effetto sulle azioni dei titoli petroliferi europei è stato più contenuto. BP è in rialzo di meno del 3% questa mattina e Shell di meno del 2%. Con un sentiment negativo nei confronti del settore, l’energia è attualmente il settore più economico in Europa. Vediamo un potenziale rialzo per nomi quali BP, ConocoPhillips COP ed Exxon XOM“, afferma Field di Morningstar.

Acquisti sui titoli della difesa

Anche i titoli della difesa sono stati tra i vincitori, con titoli come Rheinmetall RHM, BAE Systems BA., Lockheed Martin LMT, Thales e Saab SAAB B in rialzo.

Alla notizia, l’oro ha toccato il massimo da quasi due mesi, anche se ha ridotto i guadagni nel corso della mattinata. La commodity è stata vista scambiare intorno a 3.430 dollari nelle prime ore in Europa, dopo aver raggiunto un massimo di 3.443 dollari nella notte.

Altri tradizionali beni rifugio come il franco svizzero, lo yen giapponese e il dollaro USA si sono rafforzati durante la notte.

Tra i titoli che hanno registrato le peggiori performance, le compagnie aeree hanno avuto un ruolo di primo piano, con easyJet EZJ, IAG IAG, Deutsche Lufthansa LHA, Ryanair RYA e Tui TUI tutti in perdita. Il settore ha dovuto far fronte alla debolezza dei dati sulle tariffe aeree negli Stati Uniti, all’aumento del costo del carburante e all’incidente aereo mortale di Air India negli ultimi giorni. Inoltre, gli attacchi di Israele all’Iran hanno indotto diverse compagnie aeree a modificare le proprie rotte per evitare di sorvolare lo spazio aereo di Israele, Iran, Iraq o Giordania durante il giorno.


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Correction: Una versione precedente dell'articolo identificava erroneamente gli analisti di Panmure Liberum Joachim Klement e Susana Cruz come dipendenti di un altro broker.

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Info autore

Johanna Englundh  è un editore per Morningstar in Svezia.

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