I più visti del 2021

Le conseguenze della riforma fiscale di Draghi sui fondi pensione, la rivoluzione verde dell’idrogeno, il futuro della Cina e come proteggersi dal ritorno dell’inflazione sono stati tra i temi più seguiti sul nostro Video center nel corso dell’anno passato. 

Valerio Baselli 04/01/2022 | 09:49
Facebook Twitter LinkedIn

Video

I contenuti più visti della nostra “Morningstar TV” hanno confermato l’interesse degli investitori verso i temi di attualità come la riforma del fisco a cui sta lavorando il governo, oltre ai cambiamenti dell’economia cinese, il ritorno dell’inflazione e la “rivoluzione verde” nel settore dell’energia.  

Ecco la lista dei 10 dei video più visti sul sito di Morningstar nel corso del 2021:

Fondi pensione, la spallata arriva dal nuovo fisco di Draghi
Alberto Brambilla (Itinerari Previdenziali) mette in guardia sulle conseguenze per la previdenza complementare che potrebbe avere la riforma fiscale a cui il governo sta lavorando. Ripristino del fondo di garanzia per le Pmi, una seria campagna di informazione e una tassazione favorevole (e stabile) la ricetta per il rilancio dei comparti integrativi.

Idrogeno al centro della rivoluzione verde europea
Giancarlo Sandrin (L&G) spiega che l’Europa punta a decuplicare la propria produzione di idrogeno entro il 2030. Chi sceglie di investire in un fondo tematico deve inserirlo in un portafoglio diversificato ed è fondamentale che il tema prescelto possa plausibilmente svilupparsi creando valore per le imprese.

La Cina punta all’egemonia nel mondo post-Covid
Marco Piersimoni (Pictet) sottolinea come Pechino abbia reagito all’epidemia in maniera rapida e severa, cosa che oggi pone il Celeste Impero in posizione di vantaggio rispetto a Usa ed Europa. Le opportunità a lungo termine non mancano, ma non bisogna dimenticare che il mercato cinese rimane molto domestico e volatile.

Ricompare l’inflazione, come proteggersi?
Secondo Maria Paola Toschi (JP Morgan AM) ripresa economica e grandi piani d’investimento suggeriscono un ritorno duraturo dell’inflazione. Ma la rivoluzione digitale potrebbe fare da contrappeso. E spiega con quali mosse si può difendere il portafoglio.

Yield e fondamentali dietro il boom dei bond cinesi
Per Stephen Li Jen (Eurizon SLJ Capital) nei prossimi cinque anni il già enorme mercato obbligazionario del Celeste impero potrebbe attirare mille miliardi di dollari dall’estero. L’economia è in salute, i default relativamente bassi e il surplus della bilancia dei pagamenti supporta la valuta.

L’onda verde non si ferma alle rinnovabili
La Casa Bianca mette sul piatto 900 miliardi di dollari per la transizione ecologica. L’Ue ha approvato il Green New Deal. Per Andrea Carzana (Columbia Threadneedle) le migliori opportunità d’investimento si nascondono nei settori indirettamente interessati, in quanto quelli pienamente coinvolti hanno già prezzato gran parte della crescita futura.

Verso un 2021 più “normale”?
Per William Davies (Threadneedle) i mercati hanno già prezzato buona parte della ripresa prevista per il 2021. Tuttavia, potrebbero esserci delle sorprese riguardo i paesi emergenti e l’equity UK, oltre ai settori più colpiti dalla pandemia, come il turismo, lo svago e l’intrattenimento. A condizione di essere selettivi.

Il Recovery Plan spinge le small cap europee
José Berros (Financière de l’Échiquier) spiega come a seguito della rotazione settoriale i settori difensivi e di tipo growth siano quelli da puntare. Il Next Generation EU, poi, è una grande opportunità per le piccole e medie imprese del Vecchio continente.

Debito pubblico, nemmeno in 10 anni tornerà ai livelli pre-Covid
Alessandro Tentori (AXA IM Italia) prevede un rapporto debito/Pil del 140% fra un decennio (dal 165% attuale). Prima della crisi viaggiava intorno al 135%. Le azioni europee, comunque, trarranno giovamento dalla ripresa economica dei prossimi anni. Sulla Brexit, invece, qualcosa non torna.

I mercati bocciano - in anticipo - la stretta monetaria
Per Andrea Iannelli (Fidelity International) le varianti Covid, il rallentamento economico e i dubbi sulla natura temporanea dell’inflazione condizionano le politiche delle banche centrali. Il segmento high yield resta il più interessante. Intanto, gli operatori lanciano segnali negativi in previsione di un possibile tapering. 

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

LEGGI ALTRI ARTICOLI SU
Facebook Twitter LinkedIn

Info autore

Valerio Baselli

Valerio Baselli  è Giornalista di Morningstar.

© Copyright 2024 Morningstar, Inc. Tutti i diritti sono riservati.

Termini&Condizioni        Privacy        Cookie Settings        Disclosures