Se volessimo raffigurare con un emoticon (o faccina) il nostro sentiment di mercato in queste ultime settimane del 2018, probabilmente useremmo l’espressione triste o quella preoccupata. E’ stato sicuramente un anno sfidante, con l’indice Morningstar azionario globale che si avvia a chiudere con un rialzo intorno all’1% in euro, contro il +6,8% del 2017.
I dati lasciano poco spazio alle interpretazioni, ma nell’agire dell’investitore c’è sempre una buona dose emotiva. Così quando sui mercati domina il Toro si è tutti euforici e quando arriva l’Orso si diventa pessimisti. Ma, lo sappiamo, le Borse vanno su è giù, indifferenti al nostro desiderio di una perenne crescita del valore del nostro portafoglio. Tocca a noi avere una prospettiva differente.
Dan Kemp, responsabile degli investimenti di Morningstar Investment Management (MIM) in Europa, invita a guardare i mercati “a testa in giù”, ossia “a vedere i ribassi come un’opportunità di ridurre i costi e aumentare le probabilità di profitti futuri”. “Se manteniamo una prospettiva di lungo periodo”, aggiunge, “la debolezza crea occasioni più che minacce”.
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