Sustainability Atlas: 48 mercati azionari visti attraverso la lente ESG

Europa continentale, Hong Kong e Taiwan sono in testa alla classifica. Gli USA ottengono un buon punteggio in materia di emissioni, ma il risultato generale è penalizzato da grandi aziende con elevati rischi ESG. E l’Italia migliora.

Valerio Baselli 20/04/2023 | 09:02
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ESG

Nonostante le turbolenze causate dallo scoppio della pandemia di Coronavirus sui mercati finanziari, nel 2020 i fondi incentrati sull'acquisto di titoli che ottengono un buon punteggio in base a metriche ESG (ambientali, sociali e di governance) si sono rivelati un porto più sicuro per gli investitori. Più di recente, l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia ha suscitato un’ampia discussione sugli investimenti sostenibili, soprattutto per quanto riguarda le scelte d’investimento basate sulle esclusioni di alcuni settori controversi, come le armi.

Questi due importanti eventi hanno dato ulteriore impulso a una tendenza già in atto da tempo: un numero sempre maggiore di investitori desidera che i propri investimenti facciano la differenza; ciò, di fatto, sostiene l'idea che il “rischio ESG” sia rilevante. Insomma, gli investimenti sostenibili e la considerazione di fattori ambientali, sociali e di governance sono ormai diventati mainstream.

Secondo l’ultima edizione del Morningstar Sustainability Atlas, i Paesi europei guidano la classifica dei mercati azionari più sostenibili. Fin qui nessuna novità, queste nazioni, in particolare quelle del nord, sono da sempre un passo avanti su questo fronte, ma non sono le uniche a presentare profili di sostenibilità eccezionalmente solidi. I consulenti finanziari e i gestori patrimoniali possono utilizzare questi dati per individuare i paesi che offrono le migliori opportunità di investimento ESG, nonché i maggiori rischi.

Nell’ultima edizione dell’Atlas, Morningstar valuta i profili di sostenibilità di 48 mercati azionari globali analizzando i vari costituenti dei suoi indici Paese. I punteggi assegnati a ciascuna società sono tratti da Sustainalytics, che fornisce anche i dati per elaborare il Morningstar Sustainability Rating dei fondi.

L’Olanda si riconferma mercato più sostenibile al mondo, Hong Kong sale sul podio

Per il quarto anno consecutivo, i Paesi Bassi si aggiudicano il titolo di campioni del mondo in termini di sostenibilità, grazie a partecipazioni come ASML Holding (ASML), il maggior componente del benchmark, un leader ESG (soprattutto nei settori della corporate governance e del capitale umano) tra i produttori di apparecchiature per semiconduttori.

Segue la Finlandia, grazie a grandi aziende come Nokia (NOKIA), leader nel settore dell'hardware tecnologico globale, e Sampo (SAMPO), altro nome importante nel settore dei servizi assicurativi. Entrambe hanno un rating di rischio ESG basso.

Hong Kong è salita di un gradino rispetto all'anno scorso, superando la Francia al terzo posto della classifica. La compagnia assicurativa AIA Group (01299), di gran lunga il nome più importante del benchmark, combina una bassa esposizione al rischio con una gestione solida.

Particolarmente degno di nota è Taiwan, che passa dall’undicesimo posto del 2022 al quinto del 2023, grazie al grande ruolo svolto dalla Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (2330), un leader ESG globale.

Gli Stati Uniti, dal canto loro, si classificano al sedicesimo posto su 48, come l’anno passato. Da un lato, aziende come Apple (AAPL), Nvidia (NVDA), UnitedHealth Group (UNH) e Visa (V) sono considerate leader dal punto di vista della sostenibilità; dall’altro, il livello di rischio ESG affrontato da grandi nomi come Amazon (AMZN), Meta (META) o Exxon Mobil (XOM) è classificato come “alto”. Questo è principalmente dovuto al livello di controversie in cui queste aziende sono state coinvolte.

La Cina scende invece in fondo al quarto quintile, posizionandosi al 39° posto su 48 mercati e perdendo nove posizioni rispetto al 2021. Il gigante di Internet Tencent (00700) è il nome più importante dell'indice, seguito da Alibaba (09988). Entrambe le società hanno un rating di rischio ESG medio e sono coinvolte in numerose controversie. Due nomi importanti dell'indice cinese, Industrial and Commercial Bank of China (601398) e Bank of China (601988), hanno un rating di rischio ESG alto.

L’Italia si piazza al nono posto, chiudendo il primo quintile e salendo di tre posizioni rispetto all’anno scorso. Solo cinque società sulle 84 che compongono il benchmark di riferimento – il Morningstar Italy Index – presentano infatti un “alto” ESG Risk e si tratta, inoltre, di titoli con un peso piuttosto basso. Il nome più importante di questo gruppo (con lo 0,49% del portafoglio) è Buzzi Unicem (BZU), azienda focalizzata sulla produzione di cemento, calcestruzzo e aggregati naturali. Nomi importanti come Intesa Sanpaolo (ISP), Unicredit (UCG) o Assicurazioni Generali (G) presentano invece un rischio ESG “basso”.

Rischio carbonio: Olanda, Svizzera, Danimarca, Belgio, Svezia e Usa i meglio posizionati

Un altro punto fondamentale è il cambiamento climatico. Nonostante i progressi fatti alla COP27 - la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2022 – i Paesi sviluppati non hanno ancora raggiunto la soglia dei 100 miliardi di dollari all’anno per la lotta contro il climate change decisa nel 2009.

Mark Carney, inviato speciale delle Nazioni Unite per l’azione a favore del clima ed ex governatore della Banca d'Inghilterra, definisce il passaggio al Net Zero “la più grande opportunità commerciale del nostro tempo”. Tuttavia, questa transizione significa anche che gli investitori devono prendere provvedimenti per proteggere i loro portafogli dai rischi climatici: alcuni investimenti saranno infatti svantaggiati nella transizione verso l’azzeramento netto di emissioni di carbonio, mentre altri si troveranno vulnerabili ai rischi fisici derivanti da eventi estremi causati dal cambiamento climatico.

Il climate change rappresenta dunque anche un rischio economico poiché potrebbe minacciare le risorse fisiche o i modelli di business delle aziende, le quali rischiano di essere colpite da politiche o regolamenti volti a ridurre le emissioni di gas serra, i loro asset legati a combustibili fossili potrebbero essere bloccati, o il cambiamento nella percezione popolare riguardo a queste tematiche potrebbe danneggiare i loro marchi. Morningstar usa il Carbon Risk Score per valutare il grado in cui il valore di una società è a rischio a causa della transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio.

ESG

I mercati del nord Europa, come Paesi Bassi, Svizzera, Danimarca, Belgio, Svezia e Germania, presentano i livelli più bassi di rischio carbonio. Gli Stati Uniti ottengono un ottimo punteggio, posizionandosi all’ottavo posto su 48. La transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio mette a rischio una parte ridotta del valore del mercato azionario americano, a causa della sua inclinazione verso la tecnologia e la sanità e della minima esposizione all’energia e ai servizi di pubblica utilità. Un’eccezione degna di nota è Berkshire Hathaway (BRK.A), che presenta un rischio di carbonio classificato come “alto”.

Hong Kong, uno dei mercati azionari a più alta intensità di carbonio, mostra un “basso” Portfolio Carbon Risk Score, collocandosi nel primo quintile. Grandi aziende e importanti emittenti di carbonio, come il conglomerato industriale CK Hutchison Holdings (00001), le utility CLP Holdings (00002) e Power Assets Holdings (00006), nonché Galaxy Entertainment Group (00027), sono classificate da Sustainalytics con un Carbon Risk Ratings “medio”, il che significa che, pur essendo naturalmente esposte a un elevato rischio di emissioni di carbonio, lo gestiscono attraverso politiche adeguate.

Da questo punto di vista, il mercato azionario italiano si piazza al 28° posto, molto peggio rispetto alla classifica generale sulla sostenibilità. Borsa Italiana paga in particolare il forte peso del settore energetico e industriale, con ad esempio Stellantis (STLAM) ed Eni (ENI) che presentano un Carbon Risk considerato “alto” da parte degli analisti di Sustainalytics.

Nota importante: Alla luce dell’invasione russa dell’Ucraina e delle conseguenti sanzioni emesse da Stati UnitiUnione Europea e Regno Unito, Morningstar ha riclassificato il mercato azionario russo dallo status di “mercato emergente” a quello di “non classificato”. Dal 18 marzo 2022 tutti i titoli azionari della Russia, compresi gli ADR e i GDR, sono stati rimossi dalle famiglie di indici Morningstar Global Markets e Morningstar Target Market Exposure ad un prezzo pari a zero. Questo riflette il fatto che molti investitori non possono più negoziare questi titoli. Di conseguenza, il mercato azionario russo non è stato preso in considerazione per questa analisi.

Per scaricare il report completo del Morningstar Sustainability Atlas, clicca qui.

Visita la sezione di Morningstar.it dedicata agli investimenti sostenibili.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Titoli citati nell'articolo

Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
AIA Group Ltd47,85 HKD2,24Rating
Alibaba Group Holding Ltd Ordinary Shares67,90 HKD-0,15Rating
Amazon.com Inc181,28 USD-1,11Rating
Apple Inc168,00 USD-0,81Rating
ASML Holding NV851,60 EUR-0,09Rating
Assicurazioni Generali22,47 EUR0,00Rating
Bank Of China Ltd Class A4,69 CNY0,64Rating
Berkshire Hathaway Inc Class A600.300,00 USD0,36Rating
Buzzi Spa33,92 EUR-0,93
CK Hutchison Holdings Ltd0,00 HKD0,00
CLP Holdings Ltd0,00 HKD0,00
Eni SpA15,14 EUR-1,25Rating
Exxon Mobil Corp118,63 USD-0,05Rating
Galaxy Entertainment Group Ltd0,00 HKD0,00
Industrial And Commercial Bank Of China Ltd Class A5,52 CNY0,36Rating
Intesa Sanpaolo3,31 EUR0,20Rating
Meta Platforms Inc Class A494,17 USD-1,12Rating
Nokia Oyj3,12 EUR-1,11Rating
NVIDIA Corp840,35 USD-3,87Rating
Power Assets Holdings Ltd0,00 HKD0,00
Sampo Oyj Class A39,62 EUR0,13Rating
Stellantis NV24,18 EUR-0,39Rating
Taiwan Semiconductor Manufacturing Co Ltd804,00 TWD1,01Rating
Tencent Holdings Ltd0,00 HKD0,00
UniCredit SpA34,58 EUR0,55Rating
UnitedHealth Group Inc478,99 USD2,15Rating
Visa Inc Class A272,69 USD0,49Rating

Info autore

Valerio Baselli

Valerio Baselli  è Giornalista di Morningstar.

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