ETF, i migliori e i peggiori di febbraio

Il settore immobiliare europeo, alcune cripto minori e i mercati azionari di Grecia e Turchia tra i replicanti più performanti del mese. Male, invece, i metalli industriali e in settore minerario. 

Valerio Baselli 06/03/2023 | 10:34
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ETF

Secondo i dati Morningstar, a febbraio, tra il miglior Exchange traded product (in termini di rendimento) e il peggiore ci sono circa 60 punti percentuali (prendendo in considerazione quelli registrati alla vendita in Italia ed escludendo i replicanti strutturati, cioè a leva o inversi).

Questi strumenti, essendo prodotti puramente passivi, riflettono nei loro movimenti l’evoluzione dei mercati, senza che la performance venga distorta dalle scelte (buone o cattive) di un gestore attivo.

I Top
La Top 12 di febbraio dei fondi passivi quotati in Borsa, cioè gli Exchange traded products (ETP), vede al primo posto il BNP Paribas Easy FTSE EPRA/NAREIT Developed Europe UCITS ETF QD EUR (EEP), strategia dedicata al settore immobiliare europeo. Seguono poi sei strumenti dedicati a diverse criptovalute, tra le quali Tezos, Tron e Polygon.

Il token di Tezos (XTZ), in particolare, ha vissuto un mini-rally a partire dal 22 febbraio scorso a seguito dell’annuncio relativo a una collaborazione con Google Cloud per consentire ai clienti della società di cloud computing di implementare nodi Tezos e costruire applicazioni Web3 sulla blockchain. Tezos è una piattaforma di smart contract basata su blockchain e utilizzata per alimentare applicazioni decentralizzate, simile a Ethereum e Cardano.

Da segnalare poi il rimbalzo dei mercati azionari di Grecia (+11%) e Turchia (+8,3%).

La crescente attesa di un importante upgrade del rating sovrano che riporterà la Grecia al livello di investment grade, possibilmente entro due mesi, e le stime positive della Commissione europea sull'andamento dell'economia greca e dell'eurozona per quest'anno, hanno dato una nuova spinta ai prezzi dei titoli greci a febbraio.

Dopo quasi una settimana di chiusura a seguito del devastante terremoto che ha colpito il territorio turco, la Borsa di Istanbul ha riaperto sospinta dalle misure prese dal governo con lo scopo di invertire la rotta dopo le pesanti perdite post-sisma. Ad esempio, le autorità turche hanno convogliato miliardi di lire dai fondi pensione e dagli istituti di credito statali nel mercato azionario e hanno incoraggiato l’acquisto di azioni proprie.

E i Flop
La classifica relativa ai replicanti che hanno perso di più nel mese di febbraio, invece, vede diversi posti occupati da strumenti che tracciano il prezzo di metalli industriali quali il rodio, il nichel e lo stagno.

Secondo l'International Nickel Study Group (INSG), il mercato globale del nichel è passato da essere in deficit a una situazione di surplus nel corso del 2022. L'offerta di quello che è un elemento metallico chiave per le batterie dei veicoli elettrici ha superato la domanda di 112.000 tonnellate lo scorso anno, il più grande surplus dal 2014, secondo i calcoli dell'INSG.

Male anche il settore minerario, con tre ETF dedicati alle aziende attive nell’estrazione di metalli preziosi tra i peggiori del mese. Il prezzo dell'oro è salito costantemente tra l'inizio di novembre e la fine di gennaio, per poi invertire nuovamente la rotta e attestarsi ora intorno al livello di inizio anno.

L’analisi è stata realizzata con la piattaforma per professionisti finanziari Morningstar Direct. Clicca qui per saperne di più sulle sue funzionalità.

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Valerio Baselli

Valerio Baselli  è Giornalista di Morningstar.

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