Terremoto in Turchia: la Borsa di Istanbul sospende le contrattazioni

Dopo l’accelerazione delle perdite registrata lo scorso martedì e l’eccessiva volatilità, l’operatore del listino turco ha deciso di interrompere le attività di trading senza dare nessuna informazione su quando verranno riprese.

Johanna Englundh 09/02/2023 | 10:46
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Turkey earthquake

Le negoziazioni alla Borsa di Istanbul sono state interrotte per la prima volta in 24 anni mercoledì 8 febbraio, a seguito del forte sell-off seguito al devastante sisma in Turchia.

Il terremoto ha colpito il paese lunedì mattina e la Borsa di Istanbul ha iniziato a perdere terreno lo stesso giorno per poi accelerare al ribasso martedì.

Il principale indice del mercato azionario turco, il Bist 100, era destinato alla peggiore settimana dalla crisi finanziaria del 2008, con prezzi in calo di oltre il 16%, prima della sospensione delle contrattazioni di mercoledì mattina.

"A causa dell'aumento della volatilità e dei movimenti straordinari dei prezzi dopo il disastro del terremoto; al fine di garantire il funzionamento affidabile, trasparente, efficiente, stabile, equo e competitivo dei mercati, l’Equity Market e l’Equity & Index Derivatives sono stati chiusi", ha dichiarato in una nota la società Borsa Istanbul, operatore che gestiste l’exchange turco, non fornendo alcuna informazione su quando verranno riprese le contrattazioni.

"Davanti a disastri come questi è meglio interrompere il trading al fine di proteggere gli investitori", ha detto a Bloomberg Haydar Acun di Marmara Capital. Secondo le informazioni fornite a Bloomberg mercoledì pomeriggio, la Borsa resterà chiusa per tutto il mese di febbraio.

Il rally del listino turco
Questo provvedimento viene preso dopo che il mercato azionario turco ha registrato un forte rally durante il 2022 con una performance vicina al 100%.

"Il risultato di quest'anno è stato dettato da fattori che non sono legati ai fondamentali, come l'elevata inflazione interna, che ora ha raggiunto l'86% su base annua, e da una politica monetaria espansiva. Invece di provare a raffreddare l'inflazione, la Banca centrale ha invece tagliato i tassi di interesse di 3,5 punti percentuali dallo scorso agosto. Con tassi di interesse reali negativi e rendimenti dei titoli governativi molto poco allettanti, gli investitori locali sono stati in qualche modo costretti a investire sul mercato azionario per cercare di proteggere i propri risparmi dall'inflazione dilagante", ha spiegato Mohsin Memon, gestore del fondo Emerging Markets di Schroders.

 

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Johanna Englundh  è un editore per Morningstar in Svezia.

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