Il 2021 dei mercati privati

La raccolta quest’anno è stata complicata dall’emergenza sanitaria. Ma, dicono gli analisti di PitchBook, non c’è stata una crisi di liquidità. E ora i player del settore hanno soldi da investire nel settore tecnologico, in quello della salute e nelle start-up più innovative.

Marco Caprotti 15/12/2020 | 09:22
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mercati privati

Dopo un 2020 complicato, i mercati privati si preparano a un anno di ripresa. Nonostante le incertezze create dal Coronavirus, infatti, l’attività di fund rising da parte dei diversi soggetti che formano i private market, non si è arrestata anche se, in alcuni segmenti non ha mostrato lo stesso smalto degli anni scorsi. Sapere quanto sono riusciti a raccogliere i player che lavorano in questo settore di investimento è importante per capire quali saranno gli spazi di manovra che avranno a disposizione nei prossimi mesi. 

Venture capital
Di sicuro i capitali non mancano ai venture capitalist che nel 2020 (a livello globale e fino al 30 settembre) hanno raccolto più di 81 miliardi di dollari. Una cifra che si avvicina molto a quella realizzata nell’intero 2019.

La raccolta nel venture capital
raccolta vc

A livello regionale a farla da padroni sono sempre gli Stati Uniti dove è stato raccolto il 70% del capitale. “L’Europa ha mostrato una certa resilienza rispetto all’anno scorso, mentre l’attività in Asia e calata molto. Soprattutto rispetto ai massimi del 2017”, spiega Adley Bowden, Vice President Market Development & Analysis di PitchBook.

La raccolta a livello regionale
raccola vc regionale

Private equity
Le cose non sono andare così bene nel private equity dove, nel corso dell’anno, sono stati raccolti poco più di 254 miliardi di dollari, un risultato che è circa la metà di quello realizzato nel 2019. “Ci aspettavamo un esito del genere anche perché molti megafund, già alla fine dell’anno scorso, stavano per chiudere. E questo settore da qualche anno rappresenta il cuore della raccolta nel private equity”, dice Bowden.

La raccolta nel private equity
raccolta pequity

A livello regionale il quadro mostra un leggero indebolimento degli Usa, una lieve ripresa dell’Europa e una sostanziale tenuta dell’Asia.

La raccolta a livello regionale
raccolta

Private debt
Anche il segmento del private debt ha avuto qualche problema. In nove mesi le società del settore hanno raccolto 85 miliardi di dollari. Un risultato ancora lontano dai circa 150 miliardi dell’intero 2019.

La raccolta nel private debt
debito privato

A livello regionale la parte del leone l’hanno fatta gli Stati Uniti, mentre ci sono stati dei ritracciamenti per quanto riguarda il Vecchio continente e l’Asia.

La raccolta a livello regionale
debito regionale

Mercati privati in crisi?
Il quadro generale, tuttavia, sembra meno deprimente di quanto raccontano i numeri. “Sicuramente il dry powder a disposizione dei mercati privati si è ridotto rispetto agli anni scorsi”, dice Bowden.” Nonostante questo, non possiamo non notare come ci sia un crescente interesse per i mercati privati. Soprattutto da parte degli investitori più qualificati. Anche se il 2020 è stato un periodo di crisi, non ce la sentiamo di dire che porterà a un 2021 caratterizzato da una mancanza di liquidità”.

Dove andranno gli investimenti
Ci sono almeno due elementi che stanno cambiano lo scenario dei mercati privati. Il primo riguarda l’arrivo nel settore di soggetti come i megafund e i non traditional investor che stanno mettendo sotto pressione i player storici.

Il secondo è la pandemia. “Nonostante ci siamo molte incertezze a livello macroeconomico, siamo convinti che le prospettive per i mercati privati siano più chiare rispetto ad altre aree di investimento”, spiega Cameron Stanfill, Senior Analyst di PitchBook. “Nel corso dell’emergenza sanitaria, ad esempio, la tecnologia e la salute sono diventati sempre più importanti. I venture capitalist, ad esempio, hanno molte disponibilità finanziare da impiegare in questo settore”.

Non vanno tralasciati gli sviluppi normativi che stanno permettendo a una platea sempre più grande di operare sui mercati privati. “In questo senso a trarne vantaggio saranno le società più innovative, visto che la maggior parte degli interventi dei regolatori mirano ad accrescere gli investimenti verso le start-up più all’avanguardia nei diversi settori economici”, dice Stanfill.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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