Dopo aver introdotto a novembre il Rating Overall, media ponderata delle valutazioni sui diversi orizzonti temporali, l’aumento del numero dei prodotti che coprono diversi settori e filosofie di investimento innovative si è tradotto nell’introduzione di nuove categorie.
Una scelta che è coincisa con la formalizzazione dell’acquisto della divisione di S&P dedicata ai fondi di investimento, il cui Rating, a partire da questo mese, cessa di essere calcolato e, ladd
ove presente, sarà sostituito da quello Morningstar. Le stelle attribuite da Morningstar diventano quindi il sistema di valutazione di un fondo più diffuso e utilizzato a livello mondiale.
L’introduzione delle nuove categorie ha avuto alcuni risvolti sui calcoli del Rating chiusi a fine giugno. I fondi a cinque stelle di diritto italiano ed estero sono saliti a 463 su un totale di oltre 7.000 classi di fondi con Rating venduti in Italia.
Essi costituiscono il 6,6% dell’offerta, ma sebbene in crescita, sono ancora lontani dal rappresentare il 10%, che è la media dei fondi europei che ricevono cinque stelle. I prodotti a una stella, pari a 794, costituiscono invece l’11% dell’offerta italiana, contro il 10% della media europea.
I fondi a quattro stelle italiani ed esteri questo mese sono 1.374, saliti dal 18,8%, al 19,6% del totale dell’offerta domestica. La media del Vecchio continente è del 22,5%.
Nel dettaglio dei fondi di diritto italiano, le valutazioni sono leggermente migliorate: tra gli 883 fondi con Rating, i cinque stelle restano stabili a quota 18, mentre i quattro stelle sono 98, in ripresa dagli 89 della rilevazione precedente. In netta diminuzione i prodotti a una stella, che passano da 132 a 116.
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