Rating Morningstar: i calcoli di settembre

Sono 2.097 tra italiani ed esteri i fondi che questo mese hanno ricevuto il Rating Morningstar. Migliorano le posizioni dei fondi italiani a cinque e quattro stelle rispetto ai competitor europei. In aumento, ma di poco, anche i prodotti a una stella.

Maria Grazia Briganti 19/09/2002 | 17:02
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Anche a settembre Morningstar, leader nell’informazione finanziaria sui fondi e provider di soluzioni per le istituzioni finanziarie, ha aggiornato i calcoli relativi al Rating dei fondi europei, allo scopo di seguire le evoluzioni registrate negli ultimi 36 mesi nel livello di rischio, rendimenti e costi. Questo mese sono 2.097 i fondi venduti in Italia che hanno ricevuto le stelle.

A settembre sono 538 i fondi di diritto italiano con il Morningstar Rating, tra cui dieci prodotti a marchio Bipielle che per la prima volta ottengono il Rating. Sono invece 1.559 i fondi di diritto estero. Tra italiani ed esteri, salgono a 157 (dai 142 di agosto) i prodotti a cinque stelle venduti in Italia, mentre è di 468 (dai 441 di agosto) il numero dei fondi a quattro stelle. In aumento anche i f

ondi a una stella, che passano dai 176 di agosto ai 181 di settembre.

Nello specifico, dal confronto con i colleghi europei i gestori italiani guadagnano stelle nelle posizioni più elevate: aumenta a 42 il numero dei prodotti a cinque stelle, dai 27 di agosto. Sale, ma meno, anche il numero dei fondi a 1 stella, che diventano 34 dai 26 del mese scorso.

A livello societario si confermano i buoni risultati registrati dai prodotti di Banco di Napoli (gruppo SanPaolo) con ben quattro fondi nelle prime posizioni, in compagnia della scuderia a marchio Sanpaolo, anch’essa con quattro fondi a cinque stelle. Buoni risultati ancora per Bipiemme, Euromobiliare, Grifogest e Unicredit, che hanno tre fondi a cinque stelle. Si tratta di prodotti premiati per la gestione relativamente più prudente e per la volatilità contenuta all’interno della rispettive categorie di appartenenza.

Dallo scorso giugno Morningstar ha infatti perfezionato la procedura per l’attribuzione del Rating: i calcoli vengono effettuati a partire da una funzione di utilità dell’investitore più sensibile a rendimenti regolari nel tempo, considerati più desiderabili.

Le modifiche, che in particolare riguardano l’assunzione di base di una maggiore avversione al rischio da parte dell’investitore, hanno il pregio di premiare i gestori che offrono andamenti regolari nel tempo piuttosto che forti oscillazioni, foriere di grandi guadagni ma anche di clamorose perdite, e per questo poco desiderate dal risparmiatore medio.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Maria Grazia Briganti  è stata editor & analyst di Morningstar Italy

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