High Yield, puntare sui vincenti

Per John Lupton, gestore per WestAM dei fondi Euro High Yield e Global High Yield, le opportunità non mancano. Nel breve, si aspetta una stabilizzazione del mercato e rendimenti intorno al 20% per l’anno.

Fernando Luque 28/02/2002 | 17:07
Facebook Twitter LinkedIn
Il mercato

La probabilità di perdere il proprio denaro in un’obbligazione high yield è veramente elevata: se si considera un orizzonte temporale di otto anni il rischio di fallimento di una obbligazione con rating C è de 50% contro un tasso dello 0,4% di un bond con tripla A. Esordisce così John Lupton, gestore per WestAM dei fondi Euro High Yield e Global High Yield, a cui Morningstar Spagna ha chiesto di spiegare le sue ragioni per l'investimento in questo mercato.

In Europa, spiega Lupton, il mercato obbligazionario dell’high yield è relativamente giovane e anche per questo presenta svariati punti

di inefficienza. A differenza del mercato Usa , inoltre, mostra una più bassa qualità delle emissioni e, a fronte di un numero di emissioni ridotte, l’elevata richiesta da parte del mercato rende sempre minori le buone opportunità.

I motivi per investirvi

Storicamente, se si guarda al mercato Usa, i rendimenti degli high yield sono stati significativamente elevati quando l’economia era in prossimità di uscire dalla recessione. Si tratta infatti di un mercato soggetto ai movimenti ciclici dell’economia.

Se si guarda ai dieci anni che vanno dal 1989 al 2001, però, il mercato statunitense degli high yield ha sempre sovraperformato rispetto ai titoli di Stato e al mercato obbligazionario Usa.



Inoltre, spiega Lupton, la correlazione tra il mercato high yield Usa e il mercato dei titoli di Stato statunitense è molto bassa (lo 0,43% in una scala che va da zero in assenza di correlazione a 1 con la massima correlazione). E per questo si tratta di un buono strumento per la diversificazione del portafoglio obbligazionario.

Non solo hi tech e non solo piccole società

E’ diffusa l’opinione che il mercato degli high yield sia focalizzato su società Tmt, ma questo, per il gestore di WestAm, non è esattamente vero. Nell’indice globale che tiene conto del mercato degli high yield il settore Tmt pesa solo per il 32%.

E’ diffusa anche la convinzione che si tratti per lo più di piccole società, ma anche questo è un errore. In Europa gli emittenti che vi fanno parte sono società come British Airways e Marconi, e nomi come questi indicano che si tratta anche di grandi società.

La strategia di investimento

WestLb usa un approccio bottom-up, in base al quale è più importante evitare i titoli perdenti e trovare i vincenti. La gestione del rischio diventa parte integrante del processo di investimento. Per entrambi i fondi Global High Yield ed Euro High Yield l’obiettivo di investimento è preservare il capitale. Per questo la gestione viene effettuata mantenendo bassa la volatilità dell’investimento.

Lo scorso anno Global high yield ha ottenuto un rendimento lordo positivo (espresso in dollari) del 4% contro il –3% del benchmark, mentre Euro High Yield ha reso lo 0,5% nel 2001 contro una perdita di oltre il 13% dell’indice di riferimento.

Il futuro

John Lupton si aspetta nel breve molta volatilità, essendo l’attuale un periodo di presentazione di dati societari. Dopo il crack Enron, inoltre, il gestore crede che le agenzie di rating saranno più veloci nel modificare i loro giudizi e questo significa nel breve una pioggia di downgrading e quindi un ulteriore aumento della volatilità.

Quanto ai rendimenti le attese subito dopo l’11 settembre erano veramente molto alte, tra il 20 e il 25% per il mercato dell’high yield: era un momento perfetto per investire nell’high yield, come anche in altri asset azionari, secondo Lupton. Le valutazioni erano attraenti e il pessimismo altissimo, con la conseguenza che la probabilità di sorprese negative era molto ridotta. Il problema, però, consisteva nel fatto che tutti avevano gli occhi puntati sugli stessi titoli: quando il mercato è cresciuto velocemente tutti i guadagni attesi sono stati bruciati.

Ora, nel breve, Lupton si aspetta una stabilizzazione del mercato e rendimenti intorno al 20% per l’anno (tra il 12 e il 13% dai dividendi e un altro 5% dai guadagni in conto capitale).

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

Facebook Twitter LinkedIn

Titoli citati nell'articolo

Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
ODDO BHF Euro High Yield Bond CI-EUR34,79 EUR0,03Rating

Info autore

Fernando Luque

Fernando Luque  es el Senior Financial Editor de www.morningstar.es

© Copyright 2024 Morningstar, Inc. Tutti i diritti sono riservati.

Termini&Condizioni        Privacy        Cookie Settings        Disclosures