Nuovi prodotti per Cortal

La società guidata da Renè Trenco lancia sette linee di gestione patrimoniale e una gestione totalmente ispirata a criteri di finanza etica.

Maria Grazia Briganti 28/11/2001 | 15:47
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Banque Cortal Italia, società appartenente al gruppo Bnp e guidata dal nuovo amministratore delegato René Trecco, è pronta al lancio di sette linee di gestione patrimoniale e di una gestione socialmente responsabile.

Le sette linee si dividono in quattro in fondi comuni multimanager, due in titoli e una linea Vip di gestione mista, che cioè può investire in entrambe le tipologie di prodotto e destinanta a clientela dalle elevate disponibilità.

Tutte le linee utilizzano una gestione attiva e un approccio bottom-up, cioè di selezione dei titoli e dei fondi da inserire in portafoglio, che si avvale di strumenti di analisi tecnica e qu

antitativa, tra cui la misurazione del cosidetto REC, cioè il Rischio Effettivamente Corso per ottenere un determinato livello di performance.

L’obiettivo, spiega Davide Bulgarelli, responsabile della gestione, “è quello di valutare il gestore non solo in base al rendimento, ma anche al rischio corso, e lo stesso principio si applica alla gestione nel complesso. Nel caso in cui il rischio, calcolato utilizzando la semivarianza negativa del rendimento, è superiore a quello del benchmark, il sottoscrittore avrà uno sconto sulla commissione di performance”.

Oltre a un costo di gestione (tra lo 0,8% e il 2% annuo), è infatti prevista una commissione di incentivo del 30% calcolata come differenza tra la performance della linea nel corso di un trimestre rispetto al Bot a tre mesi. Si tratta di un indicatore molto basso e facile da battere, ma tiene a precisare Bulgarelli, “scelto dalla società soprattutto per la facilità di calcolo. Inoltre, noi offriamo la storicizzazione dei risultati, ovvero la commissione di incentivo viene richiesta solo se il patrimonio del cliente è superiore rispetto ai massimi raggiunti in precedenza e si applica solo sulla parte eccedente l’ultimo massimo”.

La stessa filosofia di gestione attiva, che utilizza il benchmark come misurazione del profilo di rischio e non del rendimento, è alla base della gestione patrimoniale etica denominata Finanza Etica. Oltre alla selezione dei fondi etici da inserire in portafoglio, verrà devoluto l’1% del capitale investito e il 50% della commissione di performance a un ente benefico a scelta del cliente tra quelli con cui la società ha stretto accordi.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Maria Grazia Briganti  è stata editor & analyst di Morningstar Italy

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