ETF, i migliori e i peggiori di luglio

Le criptovalute Ripple e Solana le migliori scelte del mese. Soffrono invece Fantom, Bitcoin Cash, gli strumenti sul VIX, il gas naturale e l’industria del solare.

Valerio Baselli 07/08/2023 | 09:42
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ETF

Secondo i dati Morningstar, a luglio, tra il miglior Exchange traded product (in termini di rendimento) e il peggiore ci sono circa 69 punti percentuali (prendendo in considerazione quelli registrati alla vendita in Italia ed escludendo i replicanti strutturati, cioè a leva o inversi).

Questi strumenti, essendo prodotti puramente passivi, riflettono nei loro movimenti l’evoluzione dei mercati, senza che la performance venga distorta dalle scelte (buone o cattive) di un gestore attivo.

I Top

La Top 12 di luglio dei fondi passivi quotati in Borsa, cioè gli Exchange traded products (ETP), vede solo ETP su criptovalute, strumenti molto volatili e quindi più probabili di stare agli estremi del mercato (cioè guadagnare o perdere molto).

Il podio è interamente dedicato a strumenti esposti XRP, token della blockchain Ripple, sulla scia della nuova “vittoria” di Ripple nella battaglia legale contro la SEC.

In una decisione monumentale che probabilmente avrà ramificazioni sostanziali per il settore delle criptovalute, nonché per gli operatori e gli investitori di token, il 13 luglio 2023 la Corte distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto meridionale di New York ha emesso la sua tanto attesa sentenza sulle mozioni di giudizio sommario nella causa SEC contro Ripple Labs. Tutto nacque nel dicembre 2020, quando la SEC intentò una causa contro Ripple Labs sostenendo che la criptovaluta XRP fosse un titolo azionario venduto illegalmente nel 2013 al fine di raccogliere fondi. 

Ora, la giudice Annalisa Torres ha emesso una decisione a favore di Ripple Labs, confermando che XRP, la sesta criptomoneta per capitalizzazione di mercato, non può essere considerata una security, almeno per quanto riguarda le vendite secondarie. Tuttavia, le considerazioni della SEC sembrano essere state riconosciute corrette nel momento in cui XRP viene venduto agli investitori istituzionali.

Le reazioni sono state molte. Da parte sua, Gary Gensler, presidente della SEC, ha espresso il suo disappunto per la decisione del tribunale su XRP, aggiungendo che il regolatore continuerà a esaminare la sentenza.

Il responsabile legale di Ripple, Stuart Alderoty, ha invece pronosticato che se la SEC dovesse continuare a sostenere che gli asset crittografici sono già di per sé security, comincerebbe a perdere le cause in cui tenta di avanzare tali pretese.

Anche la politica ha voluto dire la sua: il deputato repubblicano e rappresentante di New York Ritchie Torres, ha chiesto in una lettera aperta a Gensler di riconsiderare la posizione del regolatore sulle crypto dopo la "terribile giornata in tribunale".

Nella lettera Torres ha richiesto alla SEC di limitare i procedimenti esecutivi ai "veri cattivi attori", piuttosto che trattare "indiscriminatamente" la maggior parte dei crypto asset come security sotto la sua giurisdizione.

E i Flop

La classifica relativa ai replicanti che hanno perso di più nel mese di giugno, invece, vede diverse cripto ai primi posti: Fantom, Bitcoin Cash e ApeCoin.

Al quinto e al decimo posto troviamo due strumenti esposti all’indice VIX, un indice che è rappresentativo di una strategia basata sulla volatilità attesa del mercato azionario statunitense (a breve e medio termine). 

Male anche il gas naturale, con l’HENRY HUB ERDGAS TR ETC (BNQ9) e il WisdomTree Natural Gas (NGAS) in discesa nel mese rispettivamente del 6,7% e del 5,7%. Qui abbiamo fatto il punto sulla crisi energetica e sul mercato del gas naturale.

Infine, il Global X Solar UCITS ETF USD Acc (RAYZ) ha perso il 6,2% nel mese di luglio. First Solar (FSLR), il nome più importante nel portafoglio di questo ETF, ha pubblicato i propri risultati trimestrali lo scorso 27 luglio: per il secondo trimestre, l'azienda ha registrato un fatturato di 810,67 milioni di dollari rispetto ai 620,96 milioni di un anno fa. L'utile netto è stato di 170,58 milioni di dollari rispetto ai 55,81 milioni del 30 giugno 2022. 

Come spiegato in questa nota, gli analisti di Morningstar hanno deciso di mantenere il fair value a 185 dollari. “Riteniamo che i risultati siano leggermente positivi, ma non abbastanza da modificare sostanzialmente le nostre ipotesi. Crediamo che le azioni siano valutate in modo equo”, afferma l’analista Bret Castelli.

L’analisi è stata realizzata con la piattaforma per professionisti finanziari Morningstar Direct. Clicca qui per saperne di più sulle sue funzionalità.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Valerio Baselli

Valerio Baselli  è Giornalista di Morningstar.

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