Il Covid-19 continua a mietere vittime e i suoi contraccolpi sull’economia globale sono devastanti. E’ ancora presto per fare la conta dei danni, perché la pandemia è in pieno corso, nonostante siano cominciate le vaccinazioni in molti paesi. Una conseguenza appare, però, chiara: il Coronavirus ha acceso i riflettori sulla "S" di ESG: il lato sociale della condotta delle imprese e il modo in cui le aziende interagiscono con i lavoratori, i clienti, gli azionisti e la comunità in generale. Questo può modificare la visione che le persone hanno degli investimenti e della funzione delle imprese.
Secondo il Global risks report 2021 del World Economic Forum, “Le disuguaglianze nell'assistenza sanitaria, nell'istruzione, nella stabilità finanziaria e nella tecnologia hanno portato la crisi ad avere un impatto sproporzionato su alcuni gruppi e paesi. Non solo il Covid-19 ha causato più di due milioni di morti al momento in cui scriviamo (il rapporto è stato pubblicato il 19 gennaio, ndr), ma gli impatti economici e sanitari a lungo termine continueranno ad avere conseguenze devastanti. L'onda d'urto economica della pandemia - solo nel secondo trimestre del 2020 si sono perse ore di lavoro equivalenti a 495 milioni di posti - aumenterà immediatamente le disuguaglianze, ma produrrà anche una ripresa non uniforme. Solo 28 economie globali si stima abbiano una crescita positiva nel 2020. Quasi il 60% degli intervistati nel nostro Global risks perception survey ha identificato le ‘malattie infettive’ e la ‘mancanza di mezzi di sussistenza’ come le principali minacce a breve termine per il mondo. La perdita di vite e la povertà aumenterà il rischio di erosione della coesione sociale”.
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