La crisi generata dalla pandemia di Covid-19 ha messo l’Europa, così come il resto del mondo, davanti alla sfida di una ripresa sostenibile, ossia più resiliente dal punto di vista economico, sociale e ambientale. Perché questo avvenga nessun fattore deve prevalere sugli altri. Il rischio, altrimenti, è che il virus lasci strascichi di maggiori disuguaglianze e povertà, oltre a un alto debito pubblico.
Il 15 maggio il Parlamento europeo ha pubblicato una risoluzione per invitare la Commissione a gestire le risorse messe a disposizione per la ripresa economica riconoscendo priorità agli obiettivi dell'EU Green Deal, del pilastro europeo dei diritti sociali, dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e dell'uguaglianza di genere. Intanto è aperta fino al 15 luglio la consultazione per la revisione della strategia sulla finanza sostenibile con l’obiettivo di creare una base solida per lo sviluppo di questo tipo di investimenti, aumentare le opportunità per i cittadini, gestire e integrare i rischi climatici e ambientali nel sistema finanziario e incentivare le imprese ad avere un impatto ESG positivo. Insomma, si tratta di rinnovare l’Action plan, tenendo conto delle nuove sfide poste dal Coronavirus.
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