Le due principali tendenze osservate nell’industria del risparmio gestito durante gli ultimi anni sono da un lato il crescente interesse da parte degli investitori verso le tematiche ESG (ambientali, sociali e di governance) e dall’altro l’esplosione della gestione passiva. Era solo questione di tempo affiché questi due trend si incrociassero, cosa divenuta possibile anche grazie allo sviluppo esponenziale di benchmark costruiti secondo criteri di sostenibilità.
A livello europeo, i replicanti con un focus sui fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) hanno ricevuto nel 2019 flussi netti di 4,5 volte superiori all’anno precedente, per un totale di 16,7 miliardi di euro, pari al 15,7% del totale. Nonostante questi numeri, gli Exchange traded fund sostenibili restano un segmento minore del mercato, con una quota del 3,3% (pari a 30,2 miliardi). Tuttavia, la spinta vista l’anno passato, e in parte nel primo trimestre del 2020, dimostra che questi strumenti siano ormai “maturi” per fare il grande salto.
Flussi netti annuali verso gli ETF sostenibili europei (dati in miliardi di euro)
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