Secondo l’ultimo rapporto del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP), pubblicato nel 2019, le emissioni globali di gas serra dovrebbero diminuire del 7,6% ogni anno tra il 2020 e il 2030 per poter sperare di raggiungere l’obiettivo di ridurre il riscaldamento globale a 1,5°C come previsto dall’Accordo di Parigi. Attualmente, le nazioni del G20 rappresentano collettivamente il 78% di tutte le emissioni, ma solo cinque membri si sono impegnati a raggiungere l’obiettivo a lungo termine pari a zero.
Decisamente più catastrofistiche, invece, le previsioni dal Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC), organismo internazionale incaricato di valutare le scienze legate ai cambiamenti climatici istituito nel 1988 dall'Organizzazione meteorologica mondiale, secondo il quale bisognerebbe ridurre le emissioni di CO2 tra il 40% e il 60% entro il 2030 per raggiungere la neutralità carbonica per la metà del secolo. Da qui, secondo il loro report dal titolo Global Warming of 1.5°C, la necessità di decarbonizzare le nostre economie e di ridurre drasticamente il consumo di energia da parte dei settori come industria, trasporti e immobili.
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