Corsa al ribasso per le Borse

Europa negativa penalizzata da energy e utility dopo la trimestrale deludente di Rwe. A Milano (-2,35%) scendono Exor, Cnh e Unicredit. Tiene il lusso. A New York continua a pesare la possibilità di un rialzo dei tassi Usa.  

Marco Caprotti 12/11/2015 | 17:43
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Nuova seduta di realizzi per le Borse europee che hanno pagato il calo dei titoli energetici e delle utility, spinte al ribasso da Rwe che, a Francoforte, è crollata dopo i conti.

A Piazza Affari, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato -2,35%, Exor è scesa dopo collocamento chiuso ieri del 4,87% di azioni proprie. Vendite anche su Unicredit dopo il nuovo piano industriale e su Cnh. Tra le migliori, dopo i conti, ci sono state Bper, Tod's (con gli analisti che tuttavia restano freddi sulle prospettive del titolo) e Yoox che ha aumentato le stime sulle sinergie che riuscirà a ottenere dopo la fusione con Net a porter. Non si è fermato il crollo di Astaldi, causato dalle preoccupazioni del mercato per il debito. Rcs Mediagroup è scesa mentre è in attesa di nuovi sviluppi nella trattativa con le banche finanziatrici e nel giorno in cui si riunisce il consiglio di amministrazione che vedrà l’amministratore delegato, Laura Cioli varare la sua prima trimestrale.

New York negativa
Wall Street viaggia in ribasso inseguendo un altro sell-off del petrolio. Gli investitori inoltre sono pronti a digerire i molti discorsi dei membri della Federal Reserve. Quello del governatore Janet Yellen non ha dato spunti sull'outlook dell'economia nel suo intervento d'apertura a una conferenza della Fed. La numero uno della banca centrale Usa si è limitata a dire che le persone nella sua posizione devono tenere presenti nuovi canali per la trasmissione della politica monetaria. C’è nervosismo in vista di quello che potrebbe essere il primo rialzo dei tassi dal 2006 (da molti atteso a dicembre). Da qui ad allora i dati macroeconomici saranno particolarmente monitorati visto che da essi dipenderanno le scelte della banca centrale. Oggi le nuove richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono rimaste a 276.000 contro attese per 270.000, vicino comunque ai minimi di 15 anni. 

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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