Quali titoli europei sono saliti grazie alla tregua nella guerra commerciale globale?

I settori del lusso, della tecnologia e dell'energia hanno guidato la ripresa.

Christopher Johnson 15/05/2025 | 10:35
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Illustrazioni sotto forma di collage con un'euromoneta, una tavola con una tendenza positiva del mercato e un'immagine per i lavoratori.

Le azioni globali hanno registrato un’impennata nel mese di maggio, trainati principalmente dalla ripresa dei titoli statunitensi sulla scia di un nuovo accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina.

Anche gli indici europei hanno beneficiato del disgelo delle relazioni tra Stati Uniti e Cina, con alcuni dei settori più colpiti ad aprile in ripresa, tra cui tecnologia, energia e lusso. In un mese, dal 14 aprile al 15 maggio, l’indice Morningstar Europe è salito di quasi il 10% in euro.

Michael Field, chief European markets strategist di Morningstar, sostiene che il rally è ancora nelle fasi iniziali: “L’accordo USA-Cina prevede tasse d’importazione del 30% sulle merci cinesi, il che potrebbe ancora frenare il flusso commerciale. L’UE non ha ancora iniziato i negoziati con gli Stati Uniti e, se si dovesse ottenere qualcosa di simile all’accordo con il Regno Unito, si tratterebbe di una cattiva notizia”.

Ecco come si sono mossi i settori durante il rally delle Borse europee, con i dati relativi agli ultimi cinque giorni di contrattazione, fino al 14 maggio.

I titoli di ASML e Infineon salgono grazie alla ripresa del settore tecnologico

Le azioni tecnologiche hanno registrato un’impennata a livello globale e i titoli europei non hanno fatto eccezione. Il settore tecnologico è il leader con un rendimento del 6,43% su un periodo di una settimana in euro.

Il gigante olandese dei semiconduttori ASML ASML è stato duramente colpito dal crollo di aprile, ma le sue azioni hanno continuato a salire da quando l’amministrazione Trump ha annunciato esenzioni tariffarie per smartphone, computer e altri prodotti elettronici.

Le azioni ASML sono salite del 10% negli ultimi cinque giorni, ma nel 2025 sono scese del 18%.

Il titolo è considerato sottovalutato da Morningstar. Nonostante i dati del primo trimestre siano stati inferiori alle attese, l’analista azionario Javier Correonero afferma che gli investitori non dovrebbero prendere decisioni a lungo termine sulla base degli ordini trimestrali.

“In un contesto di grande incertezza, gli investitori stanno cercando di capire se le tariffe genereranno una recessione globale e quanto profonda potrebbe essere. ASML ha riconfermato la sua guidance di ricavi da 30 a 35 miliardi di euro per il 2025, ma gli investitori stanno già iniziando a guardare al 2026”.

ASML è attualmente scambiata a 685 euro, al di sotto della stima di fair value di Morningstar di 850 euro.

Anche l’azienda tedesca di soluzioni per semiconduttori Infineon Technologies IFX si è risollevata negli ultimi cinque giorni, con un aumento delle azioni del 12%. Nel 2025 le azioni della società sono salite di oltre il 10%. Il titolo è attualmente scambiato a circa 34 euro, al di sotto della stima di fair value di Morningstar di 43 euro.

I titoli del lusso si riprendono

Secondo settore dopo la tecnologica sono i consumi ciclici, che hanno registrato un rialzo del 6,17% e, all’interno di questo gruppo, i titoli del lusso sono stati i principali beneficiari. Gli investitori hanno valutato le implicazioni sul settore del lusso di una possibile distensione tra Stati Uniti e Cina, data la forte esposizione del comparto all’Asia-Pacifico.

Il marchio di lusso britannico, Burberry BRBY, ha visto il prezzo delle azioni aumentare, dopo aver pubblicato i risultati che delineavano i piani di riduzione dei costi. In cinque giorni il titolo è salito del 30%.

Il rally del titolo arriva nonostante i deludenti risultati annuali: Burberry ha dichiarato che la perdita ante imposte è stata di 66 milioni di sterline, in calo rispetto all’utile di 383 milioni di sterline dei 12 mesi precedenti.

Per l’analista azionaria di Morningstar Jelena Sokolova, i frutti della strategia di svolta di Burberry avviata dal CEO Joshua Schulman, nominato di recente, sono ancora da vedere. Ma ritiene che Burberry si stia muovendo nella giusta direzione.

“Sebbene la svolta possa essere ritardata dalle difficili condizioni di mercato, riteniamo che Burberry stia perseguendo la giusta strategia concentrandosi sull’offerta principale, dove il marchio è differenziato e forte con un posizionamento di prezzo più coerente. I turnaround di successo (Pandora nel 2018 ne è un esempio) spesso iniziano con la rifocalizzazione sulla forza centrale del marchio”.

Burberry ha un rating Morningstar di 5 stelle ed è scambiato a 947,70 pence, al di sotto della stima del fair value di 13,30 sterline.

Anche il titolo LVMH MC è salito del 7,60% negli ultimi cinque giorni. Di recente LVMH ha perso la corona di più grande azienda europea del lusso per capitalizzazione di mercato a favore di Hermès RMS, e le azioni sono scese di oltre il 17% nell’anno in corso, mentre alcune parti del settore del lusso sono ancora in crisi. Tuttavia, nel lungo termine, Sokolova è ottimista su LVMH grazie al forte brand.

“Nel settore della moda e della pelletteria, i beni immateriali di LVMH sono sostenuti dal marchio Louis Vuitton, riconosciuto a livello mondiale da oltre 100 anni. Nel settore dei vini e degli alcolici, LVMH beneficia di una forte quota di mercato e del riconoscimento del marchio in una nicchia di mercato molto importante. Nel resto del settore, il Gruppo LVMH ha una presenza minore, ma possiede comunque diversi marchi forti, come Dior e Guerlain nei profumi e Bulgari e Tiffany nella gioielleria di marca”.

LVMH, che ha 4 stelle Morningstar, è considerata sottovalutata da Sokolova e viene scambiata a 522 euro, al di sotto della stima di fair value di Morningstar di 620 euro.

I titoli energetici europei salgono grazie al rialzo dei prezzi del petrolio

Il settore energetico è stato il terzo per performance nell’arco della settimana. I titoli energetici hanno risentito del calo dei prezzi del petrolio a causa dei timori che i dazi di Trump possano portare a una recessione globale. Il greggio Brent è attualmente scambiato a 66,25 dollari al barile, rispetto ai 60 dollari della scorsa settimana.

Il gigante petrolifero britannico BP BP. ha visto il suo titolo balzare del 7,48% negli ultimi cinque giorni. Tuttavia, il titolo sta facendo notizia per le voci di rivali interessati ad acquistare la società a sconto a causa della debolezza del prezzo delle azioni.

Dopo i risultati trimestrali del 29 aprile, Allen Good, direttore della ricerca azionaria di Morningstar, ha dichiarato che il titolo si trova in una posizione vulnerabile.

“Il reset strategico di BP potrebbe essere arrivato troppo tardi. A differenza di Shell, che lo ha fatto due anni fa e poi ha avuto un periodo di prezzi forti, BP ora si trova ad affrontare prezzi in calo. Il suo piano per il 2025 è stato costruito sulla base di un’ipotesi di prezzo di 71,5 dollari al barile, ben al di sopra dei livelli attuali.

Secondo Morningstar, BP è considerata sottovalutata, in quanto il titolo ha 4 stelle. La quotazione attuale è di circa 380 pence, inferiore alla stima di fair value di Morningstar di 511 pence.

Anche la società petrolifera spagnola Repsol REP è in rialzo di circa il 7% negli ultimi cinque giorni, ma su base annua è in calo di circa l’1%.


L'autore o gli autori non possiedono posizioni nei titoli menzionati in questo articolo. Leggi la policy editoriale di Morningstar.

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Christopher Johnson  è data journalist di Morningstar

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