Il fair value di Intesa Sanpaolo sale dopo la trimestrale

Il titolo della banca italiana è scambiato a premio rispetto alla stima del fair value.

Johann Scholtz, CFA 15/05/2025 | 07:04
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A branch of the Iatlian bank "Intesa Sanpaolo (S.p.A.)" in Tirana.

Intesa Sanpaolo ISP ha pubblicato i dati del primo trimestre del 2025 lo scorso 6 maggio.

Metriche chiave di Morningstar per Intesa Sanpaolo


L’utile netto di Intesa Sanpaolo nel primo trimestre è aumentato del 14% rispetto all’anno precedente, grazie all’aumento delle commissioni che ha più che compensato il calo dell’8% del margine di interesse, mantenendo i ricavi invariati. I minori oneri normativi hanno determinato un calo dell’8% delle spese, incrementando gli utili. L’azienda ha mantenuto la sua guidance per il 2025, che implica un aumento dell’utile netto di almeno il 5% nel 2025.

Il commento ai dati della trimestrale: Il margine di interesse netto (NIM) di Intesa Sanpaolo è fra i più sensibili alle variazioni dei tassi, tra quelli delle grandi banche europee. Sebbene la compressione dei margini sia inevitabile in un contesto di tassi più bassi, la banca ha leve per mitigarne l’impatto negativo. La compressione del NIM nel primo trimestre 2025 è stata più lieve di quanto ci aspettassimo.

Intesa ha coperto parte del suo portafoglio dal rischio di tasso, prevedendo un aumento di EUR 600 milioni, pari a circa il 5% degli utili annuali al lordo delle imposte. Inoltre, non prevede di rifinanziare EUR 10 miliardi di costosi finanziamenti alla clientela wholesale (banche, investitori istituzionali o società di gestione patrimoniale). Secondo le nostre stime, questa strategia potrebbe aggiungere un altro 3% agli utili ante imposte.

Le stime degli analisti: Abbiamo alzato la nostra stima del fair value per Intesa Sanpaolo del 29% a EUR 4,50 per azione. Tuttavia, dato che il titolo è scambiato con un premio del 9% rispetto alla nostra valutazione, riteniamo che le azioni Intesa Sanpaolo siano prezzate dal mercato in linea con il nostro fair value.

- Abbiamo analizzato 25 anni di dati storici per Intesa. Escludendo il decennio di tassi bassissimi, precedente al 2022, i suoi NIM sono rimasti costantemente stabili. Con la normalizzazione dei tassi, siamo fiduciosi che Intesa possa mantenere i NIM al di sopra della sua media di lungo periodo, che negli anni di tassi d’interesse quasi nulli è stato alterato.

- La qualità del credito rimane stabile, ma ora prevediamo un aumento del 35% dei costi del credito per il 2025. Le guerre commerciali globali rappresentano un rischio per l’economia italiana, che dipende dalle esportazioni. Il costo del rischio per la banca italiana si normalizzerà inevitabilmente: è una questione di quando, non di se.

Le previsioni future: Intesa aggiornerà il mercato sui suoi piani di riacquisto di azioni a fine anno. La forte redditività alimenta la generazione di liquidità e di solidi rendimenti per gli azionisti. Oltre a un payout ratio pari al 70%, prevediamo buyback per EUR 2 miliardi.


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Johann Scholtz, CFA  E' Equity Analyst di Morningstar.

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