Borse pesanti

Europa negativa. Occhi ancora puntati su Volkswagen. Milano apre incerta. Bene Mps, scendono Cnh, Buzzi e il lusso. Attese notizie dal cda di Telecom. Chiusura negativa per Wall Street, dove le stime dell’indice Pmi alimentano i dubbi sulla crescita economica. Male l’Asia.

Alessandro Elli 24/09/2015 | 09:48
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Le Borse europee hanno invertito rotta dopo una manciata di minuti dall'avvio delle contrattazioni. Volkswagen continua a rimanere sotto la lente e a catalizzare l'attenzione degli investitori. Così anche l'importante dato tedesco, l'indice Ifo che misura la fiducia delle imprese, sarà considerato poco rappresentativo visto che non riflette le vicende del primo gruppo auto della Germania emerse nei giorni scorsi. Vicende che continuano a destare preoccupazione: il gruppo auto oltre a rischiare circa 18 miliardi di dollari di multa dalle autorità americane e i costi legati al ritiro delle auto incriminate di inquinare oltre i limiti di legge, potrebbe essere oggetto di una class action da 50 miliardi di dollari.

La giornata è comunque ricca di appuntamenti macro: in Europa la Banca centrale europea renderà noti i dati relativi al quinto Ltro. Oltreoceano sono in agenda le richieste settimanali alla disoccupazione, gli ordini di beni durevoli e la vendita di nuove case. Ma soprattutto sono attese le parole del numero uno della Federal Reserve, Janet Yellen, dalle quali gli investitori cercheranno di capire le future mosse dell'istituto centrale in tema di tassi.

A Piazza Affari Mps corre festeggiando la notizia che è stato raggiunto un accordo con Nomura per chiudere anticipatamente il derivato Alexandria. L'intesa comporta un esborso per la banca senese di 359 milioni di euro, livello inferiore ai 440 milioni preventivati. Sono contrastate le altre azioni bancarie. Vanno giù le Cnh e le Buzzi. In retromarcia anche i titoli del lusso mentre a Milano vanno avanti le sfilate di moda. Fca è in progresso mentre sono emersi nuovi dettagli sull'ipo di Ferrari. Telecom argina i danni nel giorno del cda che si tiene in Brasile.

Asia nervosa, New York giù
Seduta nervosa per l’Asia, condizionata dal cattivo umore di New York. Per la seconda volta di fila, Wall Street ieri ha finito in calo ma lontano dai minimi intraday visti nel durante. I volumi però hanno raggiunto il nono livello più contenuto dell'anno. Ancora una volta a pesare è stato il settore delle materie prime, trascinato al ribasso da rinnovati timori per un rallentamento dell'economia cinese. A deludere è stato il dato manifatturiero di settembre della seconda economia al mondo, sceso sui minimi di sei anni e mezzo.

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Info autore

Alessandro Elli  è Editor intern di Morningstar Italy.

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