Seduta positiva per i mercati asiatici. L’indice Msci della regione ha registrato un incremento dello 0,3% grazie ai forti rialzi registrati sulla Borsa di Tokyo, dove l’indice Nikkei ha chiuso a +1,54%. La Bank of Japan, a differenza della Federal Reserve, sembra avere le idee ben chiare sulla sua politica monetaria a sostegno all’economia del paese e questo fa si che lo yen continui a deprezzarsi sul dollaro Usa e sulle altre principali valute.
Gli operatori sanno che la debolezza del cambio si tradurrà nel breve periodo sugli utili societari e rafforzano la loro esposizione sui titoli delle società maggiormente votate al commercio estero. Sui mercati delle materie prime si registra il calo del greggio in seguito agli accordi siglati a Ginevra tra l’Iran e le sei principali potenze mondiale sul piano di arricchimento dell’uranio. Segno negativo, invece, per le Borse cinesi. Shanghai ha ceduto lo 0,47%, Hong Kong ha chiuso piatta a -0,05%.
Ferragamo verso nuovi massimi
Avvio in rialzo per i listini di Eurolandia, spinti dalle prospettive di maggior stabilità del mercato del petrolio all’indomani dell’accordo di Ginevra. La giornata di oggi sarà avara di spunti macro, fatta eccezione per il dato sul settore immobiliare negli Usa, mentre si attende con interesse l’asta dei titoli stato francesi. Nel frattempo gli spread partono in salita e il differenziale italiano segna +1,34%, portandosi a 236 punti base. A Milano il Ftse Mib apre a +0,29%. Prosegue la corsa di Ferragamo, che punta ai nuovi massimi storici. In rialzo anche gli industriali Buzzi Unicem e Chn Industrial. In rosso i bancari.
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