Fondi, gli investitori scelgono l’Europa

Secondo l’ultimo rapporto di Morningstar sulla raccolta, a settembre sono prevalsi i riscatti dai comparti obbligazionari e dai paesi emergenti. 

Sara Silano 30/10/2013 | 15:08
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Per gli investitori sensibili agli umori dei mercati non sono tempi facili. Le mosse delle banche centrali sono tutt’altro che scontate, mentre la stagione delle trimestrali è entrata nel vivo e in Europa si attendono gli stress test sulle banche, che mostreranno il grado di solidità dei bilanci in relazione alla copertura di insolvenze e incagli.

Secondo l’ultimo Morningstar asset flow report, a settembre i sottoscrittori di fondi hanno risposto all’incertezza aumentando l’esposizione alle azioni europee e riducendo quella alle obbligazioni in dollari e ai mercati emergenti.

Nel complesso, i fondi a lungo termine hanno raccolto 3,71 miliardi di euro a settembre, lasciandosi alle spalle il dato negativo di agosto (-2,13 miliardi). Dal reddito fisso sono fuoriusciti 8,66 miliardi, mentre negli azionari ne sono entrati 8,3. Si è ridimensionata anche la richiesta di bilanciati (+3,22 miliardi contro +4,31 del mese precedente) e di alternativi (comparti che impiegano strategie simili agli hedge fund). Dopo l’exploit di agosto, sono tornati in rosso i monetari (-24,98 miliardi), mettendo a segno il peggiore risultato da giugno 2009.

Ritorno in Europa
Cinque delle migliori categorie per raccolta a settembre, sono azionarie Europa a testimonianza del rinnovato interesse degli investitori per la regione. In particolare, lo stile large cap blend ha terminato un trimestre record, con flussi di quasi sei miliardi tra luglio e fine settembre. Si è risvegliato l’interesse anche per le Borse dell’Eurozona, che erano state le meno amate nel periodo della crisi.

Nella top ten si trovano gli obbligazionari high yield, che si sono mossi in controtendenza rispetto al segmento del reddito fisso. Come spiega Ali Masarwah, autore del rapporto mensile, i flussi verso questa classe di attività sono la prova che gli investitori continuano ad andare a caccia di rendimento in un contesto caratterizzato da bassi tassi di interesse.

Emergenti: comprare o vendere?
I fondi specializzati sui mercati azionari e obbligazionari emergenti sono stati tra i meno amati dai sottoscrittori a settembre, a testimonianza delle preoccupazioni per la possibile riduzione della liquidità nel sistema finanziario in caso di politiche meno accomodanti da parte della Federal Reserve americana. La pensano in modo diverso gli investitori in Etf (Exchange traded product), che considerano le aree emergenti più come opportunità di acquisto che di vendita (+742 milioni di euro i flussi netti a settembre).

Chi fa il pieno
BlackRock è stata la casa di gestione che ha raccolto di più a settembre, confermandosi la migliore del trimestre con flussi netti per 6,61 miliardi (di cui 2,55 nell’ultimo mese). Il merito va ai fondi indicizzati, che hanno avuto una crescita organica del 19,9% da inizio anno, contro l’11% degli attivi. Il secondo posto va a Nordea, che ha tratto vantaggio dall’esposizione ai mercati azionari globali e a quelli europei. Infine, in terza posizione si è collocata Jp Morgan, grazie ad alcuni fondi di categorie “poco amate”, tra cui gli emergenti.

Colpa dei bond
Settembre è stato un mese da dimenticare per Pimco, che ha subito deflussi netti per 3,27 miliardi, a causa soprattutto dei riscatti dal Total return bond e dal Global investment grade credit. Tra i fondi europei più grandi hanno registrato fuoriuscite anche Templeton Global bond (Analys rating pari a Silver), Templeton Global total return (Bronze) e Carmignac Patrimoine (Silver).

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Titoli citati nell'articolo

Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
Carmignac Patrimoine A EUR Acc689,39 EUR0,41Rating
Templeton Global Bond A(acc)EUR23,38 EUR0,56Rating
Templeton Global Ttl Ret A(acc)USD24,20 USD0,22Rating

Info autore

Sara Silano

Sara Silano  è caporedattore di Morningstar in Italia

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