Gestori, le Borse europee fanno il pieno di consensi

Le valutazioni dei titoli azionari della regione restano interessanti mentre il quadro macro sta migliorando. In Italia ci sarà una maggiore volatilità legata alla situazione politica. Wall Street tiene d'occhio le trimestrali. 

Sara Silano 10/10/2013 | 14:54
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Le maggiori incertezze sui mercati finanziari riguardano le obbligazioni, non le azioni. A dirlo sono i gestori, intervistati da Morningstar nel consueto sondaggio mensile tra le principali case di investimento che operano in Italia.

Europa ancora su
La totalità dei gestori prevede che le Borse del Vecchio continente saliranno nei prossimi sei mesi. Le principali ragioni di ottimismo sono il miglioramento del quadro macroeconomico e l’afflusso di capitali internazionali, in un contesto di valutazioni dei titoli azionari che rimangono interessanti. Le previsioni per l’Italia non si discostano da quelle europee, ma i fund manager si attendono una maggiore volatilità legata alla situazione politica.

Usa, occhi sulle trimestrali
Archiviata la questione del tapering (la fine politica monetaria ultra-espansiva da parte della Fed), gli investitori sono tornati a concentrarsi sulle trimestrali. Se la stagione appena cominciata si rivelerà deludente, Wall Street ne risentirà, annullando gli effetti positivi della decisione della Federal Reserve. Oltre il 64% dei gestori si attende che i listini americani rimangano attorno agli attuali livelli nei prossimi sei mesi, a fronte di un 28,6% di ottimisti.  

Tokyo, ancora consensi
La politica monetaria della Bank of Japan sta dando i frutti desiderati, in particolare in termini di indebolimento dello yen. Il 64,3% dei gestori prevede, quindi, che il mercato nipponico si apprezzi nei prossimi sei mesi. Sul lungo termine, però, i fund manager esprimono maggior cautela, legata soprattutto all’effettiva attuazione delle riforme strutturali.

Prudenza in Asia
I gestori invitano alla cautela sui mercati asiatici e, più in generale, su quelli emergenti. I tassi di crescita economica, infatti, sono inferiori agli anni scorsi, anche se potrebbero migliorare grazie alla ripresa delle aree sviluppate. Un intervistato su due prevede un’oscillazione dei listini intorno agli attuali livelli, contro meno del 43% di ottimisti.

Treasury verso la normalità
Sebbene la Federal Reserve statunitense abbia per il momento deciso di non ridurre i propri acquisti obbligazionari, la tendenza resta quella di una normalizzazione dei tassi negli Stati Uniti. In Europa, il Bund tedesco rimane a livelli bassi di rendimento, mentre il premio per il rischio sul BTp italiano si è ridotto. Nonostante le incertezze politiche, i gestori ritengono poco probabile un significativo allargamento dello spread (differenziale) rispetto al titolo di stato della Germania.

Dollaro forte
Per il 78,6% dei gestori, il dollaro si apprezzerà nei confronti dell’euro nei prossimi sei mesi, grazie alla normalizzazione dei tassi e al miglioramento del quadro macro. Inoltre, se le valute emergenti torneranno sotto pressione a causa dell’uscita di capitali, il biglietto verde ne trarrà vantaggio. I fund manager sono abbastanza ottimisti sulla soluzione del problema del tetto del debito americano.

 

Hanno partecipato al sondaggio, condotto tra l’1 e l’8 ottobre, 14 delle principali società di gestione e intermediazione operanti sul territorio. Si tratta Albemarle Asset management, Aletti Gestielle, Allianz Global Investors, Carmignac Gestion, Eurizon Capital Sgr, InvestBanca, Investitori Sgr, La Française Group, M&G, Pioneer IM, Sella Gestioni, Swiss&Global AM Sgr, Union Bancaire Privéee, VG asset management.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Sara Silano

Sara Silano  è caporedattore di Morningstar in Italia

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