La gestione sostenibile

Per Wim Vermier, gestore del fondo Equities World Welfare di Dexia am, si può gestire profittevolmente un fondo ispirandosi a criteri di selezione dei titoli ecologici, etici e sociali.

Fernando Luque 10/01/2002 | 11:31
Facebook Twitter LinkedIn
Può spiegare la differenza tra fondi a gestione sostenibile, fondi etici e di solidarietà?

I fondi di solidarietà non sono nient’altro che fondi a gestione classica, con la differenza che una parte della performance viene destinata a organismi senza scopo di lucro, come organizzazioni non governative e associazioni benefiche.

I fondi etici, invece, si basano su criteri di esclusione, e cioè vengono escluse dall’investimento imprese le cui attività riguardano tabacco, alcool, pornografia, giochi d’azzardo, lavoro minorile e commercio d’armi.

I fondi a gestione sostenibile seguono invece

nelle proprie scelte valutazioni basate su molteplici criteri sociali, ecologici ed etici. Investono in imprese che integrano nella loro strategia a lungo termine criteri ecologici e sociali. Tale metodologia è strettamente connessa al concetto di sviluppo sostenibile: una crescita economica a lungo termine può realizzarsi solamente attraverso il rispetto dell’uomo e dell’ambiente.

Esiste una relazione fra le performance di un titolo e il comportamento socio-etico dell'impresa?

Da analisi condotte sia nel mondo accademico sia in quello finanziario, si evince l’esistenza di un legame positivo fra gli investimenti realizzati in ambito ecologico e le prestazioni economiche delle imprese: questo genere di investimento incide positivamente sull’efficienza del processo produttivo, attraverso ad esempio una diminuzione del consumo energetico e delle materie prime, e contribuisce a migliorare l’immagine del marchio e a diminuire i rischi di incidenti.

Per quanto concerne il legame fra la politica sociale dell’impresa e la sua redditività, più difficile da analizzare e quantificare, è plausibile sostenere che un’impresa che adotta una buona politica sociale riesce a reclutare e motivare i suoi migliori dipendenti, con l’effetto di migliorare le sue prestazioni economiche. In una battuta le imprese con un profilo sostenibile sono innanzitutto delle buone aziende.

C’è da dire però che, nel momento in cui si analizza la correlazione positiva fra le prestazioni sostenibili e i risultati economici, questa non emerge sempre in modo chiaro. Da indagini condotte in Usa e in Uk, è emerso che il rendimento delle imprese che seguono strategie d’investimento sostenibile non si discosta significativamente sul piano statistico dai risultati ottenuti seguendo strategie tradizionali.

Grandi imprese, piccole o medie: quali sono le più sensibili ai criteri socio-etici?

A differenza delle piccole imprese, i grandi gruppi hanno attività molto diversificate e perciò è più alta la probabilità che almeno una delle loro attività economiche non risponda ai criteri imposti dall’ente che effettua gli screening etici. Per questo motivo le small cap sono solitamente più rappresentate negli indici etici.

Un esempio di titolo etico?

Nokia, una società con una grande cultura dell’impresa basata su principi etici, una buona politica sociale, pioniere nel campo della politica ambientale, azienda attenta alla comunicazione con le parti sociali.

La selezione dei titoli nel portafoglio del fondo World Welfare è realizzata in collaborazione con Ethibel. In cosa consiste esattamente la collaborazione?

Sono, al pari di Dow Jones Sustainability Index e Arèse, che usiamo per gli altri fondi, consulenti che effettuano lo screening etico per nostro conto. I fondi a sviluppo sostenibile necessitano infatti di due tipi di esperienze: da un lato, la valutazione delle caratteristiche sociali e ambientali delle imprese e dall’altro un processo di gestione che si adatti alle caratteristiche dell’universo d’investimento etico.

La separazione di ruoli permette di evitare conflitti d’interesse, come includere un’impresa non etica nell’universo etico solamente perché si prevede una buona performance.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

LEGGI ALTRI ARTICOLI SU
Facebook Twitter LinkedIn

Info autore

Fernando Luque

Fernando Luque  es el Senior Financial Editor de www.morningstar.es

© Copyright 2024 Morningstar, Inc. Tutti i diritti sono riservati.

Termini&Condizioni        Privacy        Cookie Settings        Disclosures