Investire nelle donne

Mai investimento etico fu più attuale di quello proposto dal Women's Equity Mutual fund, un fondo statunitense che scarta i titoli che penalizzano l'universo femminile.

Maria Grazia Briganti 07/12/2001 | 11:38
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Gli avvenimenti delle ultime settimane hanno fatto balzare alla cronaca le vicende delle donne afghane e la loro storia di soprusi e negazioni, ma nel resto del mondo la questione femminile è tutt'altro che superata se qualcuno ha pensato a un investimento rivolto all'affermazione dell'uguaglianza sociale ed economica delle donne nel mondo del lavoro.

Il Women's Equity Mutual fund non è un fondo etico come gli altri, che si limita a scartare società impegnate nella produzione di tabacco, giochi d'azzardo o alcool, ma costituisce un vero e proprio impegno del management, per il quale l'attenzione all'universo femminile delle imprese inserite in portafoglio ha la priorità sul loro bilancio.

La filosofia

Ad assicurare l'incontro tra obiettivi sociali e finanziari non poteva essere che una donna, Heidi Soumerai, che seleziona le società innanzitutto in base alla possibilità data alle donne di ambire a posizioni elevate e compensi adeguati. Per poi soffermarsi su altri aspetti, quali la percentuale di donne che ricoprono cariche rilevanti, se la società offre programmi per conciliare la famiglia e il lavoro o fornisce sviluppi di carriera e programmi di formazione per le donne impiegate. In ultima istanza, e solo in misura residuale, vengono prese in considerazione anche società che si dimostrano sensibili alle questioni riguardanti le minoranze e che stringono buoni rapporti contrattuali con gli impiegati.

Quindi restano fuori dal portafoglio le compagnie che utilizzano stereotipi sessisti nei luoghi di lavoro o nella pubblicità, che vendono o promuovono prodotti che danneggiano le donne o che abbiano compiuto atti di violazione dell'Equal Employment Opportunity Act.

L'impegno

L'aspetto che più colpisce della gestione del fondo è l'impegno costante e attivo della Soumerai e del team manager Bill Apfel, in qualità di azionisti, al raggiungimento di obiettivi socialmente rilevanti all'interno delle società in cui il fondo partecipa.

I due gestori, infatti, interagiscono con i vertici societari allo scopo di attuare programmi e politiche specifiche per aumentare le opportunità di carriera delle donne, oppure educano individui e associazioni pubblicizzando gli ottimi risultati delle società che aderiscono positivamente alle loro iniziative. Con chi invece ignora le loro proposte, i gestori fanno sentire la loro voce esercitando il diritto di voto e promuovendo varie risoluzioni presso gli azionisti.

Quanto ha reso

Ad oggi i numeri hanno dato loro ragione.

The Women's Equity Fund

1998

1999

2000

al 30/11/2001

Total return %

28,8

8,3

2,6

-11,2

+/- Index

0,2

-12,7

11,7

7,7

+/- Category

6,3

-12,5

9,2

9,1

% Posizione nella Cat

18

92

12

5



Con un rating di quattro stelle, nell'ultimo anno il fondo ha ampiamente battuto lo S&P 500 (-12,6% da gennaio al 30 novembre), contenendo le perdite all'5,7%, e superando la media dei fondi appartenenti alla stessa categoria (Morningstar Usa Large Blend) di quasi 9 punti percentuali.

In portafoglio, titoli come Avon, la famosa società cosmetica spesso premiata per gli sforzi compiuti nell'avanzamento delle donne che oggi costituiscono circa la metà del consiglio di amministrazione.

Ma anche Harley Davidson, storica società produttrice di motocicli ed esempio di impresa in cui vige la condivisione dei profitti con i lavoratori e in cui un dirigente su sei è donna, ha fatto parte della rosa dei titoli selezionati nel tempo dal fondo.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Maria Grazia Briganti  è stata editor & analyst di Morningstar Italy

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