Quando un fondo obbligazionario è rischioso

I tre principali fattori di rischio sono legati all’andamento dei tassi di interesse, alla qualità del debito e all’esposizione sui mercati emergenti. Come imparare a fronteggiarli investendo su diverse categorie di fondi obbligazionari.

Juli Iacuaniello, 27/07/2001 | 00:24
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Se le performance delle Borse di riferimento in taluni casi dicono poco sul futuro andamento dei fondi azionari, non altrettanto avviene per quelli obbligazionari, per i quali è più facile conoscere l’esposizione al rischio guardando ai rendimenti, presenti ma anche storici, dei mercati di riferimento. Questo perché, analizzando i rendimenti dei fondi obbligazionari su un orizzonte temporale ampio, si riesce a dare una spiegazione di molte correlazioni con i mercati su cui questi fondi investono. Se si guarda infatti alle ultime fasi discendenti dell’economia si evince la correlazione forte e diretta dei fondi obbligazionari con i mercati su cui investono direttamente e non piuttosto con l’andamento generale dell’economia in quello stesso periodo. Ciò avviene perché quasi tutto il rischio

incorporato dai fondi obbligazionari è legato a tre fattori: i tassi di interesse, la qualità del debito e l’esposizione sui mercati emergenti.

Ecco cosa si evince dall’analisi di alcune categorie di fondi obbligazionari a confronto con gli eventi che in questi anni hanno impattato sui mercati di riferimento. Guardando le performance sugli ultimi tre anni, si riesce a ben stabilire il tipo di rischio che il fondo ha sopportato. Ai rendimenti dei fondi delle tre categorie in tabella, e cioè Obbligazionari governativi area Euro, Obbligazionari mercati emergenti e Obbligazionari Euro high yield, hanno contribuito in modo diverso i tre eventi considerati, e cioè la crisi asiatica del 1998, l’aumento dei tassi di interesse americani –e successivamente europei- che ha contraddistinto il ’99 e i problemi legati al debito del 2000. Se la crisi asiatica del ‘98 ha influenzato negativamente l’obbligazionario sui mercati emergenti, l’aumento dei tassi d’interesse del ’99 ha mostrato i suoi effetti sulle performance dei fondi Obbligazionari governativi area euro. Per chiudere con il 2000 che ha visto una caduta drammatica dei rendimenti dei fondi Obbligazionari dell’area euro high yield poiché molte società hanno presentato problemi di solvibilità del debito.

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Se si guarda alla categoria Obbligazionari governativi area euro, il rendimento medio conseguito dai fondi autorizzati alla vendita in Italia nel 1999 è stato negativo del 2,6%. Questo perché, nonostante questa categoria presenti di solito un rischio basso, l’aumento dei tassi negli Usa- e a ruota nell’area dell’euro- ha impattato negativamente sulle performance. La media delle performance per il 1998 è infatti risultata ben maggiore, pari al 9,3%, il che dimostra che i fondi non hanno subito, né direttamente né indirettamente, la crisi verificatasi sui mercati asiatici. Stesso discorso per i problemi verificatisi nel 2000 di solvibilità del debito, che non hanno inciso sul rendimento medio di questi fondi che nel 2000 hanno guadagnato in media il 5,5%. Tra i fondi migliori della categoria in esame su tutti e tre gli anni si è segnalato il Julius Baer multibond dm bond fund, che nel 1998 ha avuto un rendimento del 10,9% –quindi sopra la media di categoria-, nel 1999 ha nuovamente sovraperformato la categoria riducendo le proprie perdite a un -0,5% contro il –2,6% di categoria, sottoperformando solo nel 2000 con un guadagno del 5,2%: si tratta di un fondo che investe prevalentemente sulle obbligazioni governative tedesche o denominate in euro.

Diversa la storia in questi anni recenti dei fondi Obbligazionari mercati emergenti il cui investimento è focalizzato sui mercati asiatici, contraddistinti da forte volatilità nei tre anni esaminati. Nel 1998 la media di categoria ha visto segnare un –18,1%, causato dalla crollo dei mercati asiatici; nel 1999 questi fondi hanno ripreso fiato, senza che su di essi sia stato generato alcun impatto negativo dall’aumento di interesse negli Usa tanto che il rendimento medio è stato pari al +29,3%. Nessun impatto negativo è derivato loro neanche dai problemi di solvibilità del debito legati alle obbligazioni corporate high yield: a fine anno hanno chiuso infatti con un rendimento medio positivo dell’11,7%. In linea con la media di categoria si segnala il fondo Parvest asian convertible classic: dal –8,6% del 1998 a un recupero l’anno successivo con un rendimento del 34,2% a un più contenuto ma interessante +21% del 2000. "La performance del fondo nel 1999”, ha commentato Henry Wong, gestore del fondo, “può essere attribuita al rialzo del mercato azionario asiatico: il più del fondo, infatti, è investito a Hong Kong, Singapore e su Cina, Taiwan e Corea".

Infine, i fondi Obbligazionari euro high-yield hanno perso durante la crisi asiatica con un rendimento medio totale negativo nel 1998 del 7,6%, mentre il 1999 ha visto aumentare debolmente i rendimenti, che hanno chiuso l’anno con un +6,2% medio, per poi ridiscendere nel corso del 2000 a una perdita media del 3%, tendenza questa ancora in atto se si guarda ai rendimenti negativi per il 2,7% da inizio anno ad oggi. A incidere su queste performance sono state senza dubbio le forti esposizioni di questi fondi su obbligazioni corporate di società rivelatesi realmente rischiose, che hanno registrato nel corso del 2000 fallimenti e gravi problemi finanziari. Uno per tutti il Dws euro corporate high yield che incorpora in sé due tipi di rischio, quello legato all’investimento in mercati emergenti e quello della solvibilità del debito: nel 1998 il fondo ha perso il 2,8%, nel 2000 il 7,3%, con l’eccezione del 1999 in cui ha guadagnato il 15,2%. Se si analizza la perfomance del fondo da inizio anno si trova una perdita di oltre il 20% legata, come spiega il suo gestore, Gary Sullivan, al fatto che il fondo investe principalmente sulle obbligazioni con rating B e BB in prevalenza di società del settore telecomunicazione.

La storia di queste tre categorie di fondi obbligazionari spiega bene che, se il portafoglio non viene diversificato appropriatamente, anche investire in fondi obbligazionari può essere rischioso. Alcuni fondi tra quelli esaminati hanno perso fino al 30% del loro valore per il fatto di essere troppo esposti a rischi di vario genere. E’ per questo che, nella scelta dei fondi da acquistare, è importante guardare con attenzione anche come il fondo ha performato alla luce degli eventi sui mercati su cui è esposto. E’ solo così che si può scegliere bene il fondo su cui puntare. Utilizzando alcuni strumenti disponibili su questo sito diventa semplice fare questo tipo di analisi. Si può indagare sull’esposizione al rischio dei fondi –oltre che del proprio portafoglio complessivo- utilizzando My Portfolio. In esso, infatti, il tool Portafoglio ai Raggi-X consente uno screening generale e personalizzato del proprio portafoglio che individua la distribuzione complessiva dei singoli fondi tra obbligazioni, azioni e liquidità, o ancora l’esposizione geografica, i titoli e i settori principali su cui investe il fondo come anche l’eventuale doppia esposizione sugli stessi titoli da parte di fondi diversi. Una volta individuate le aree di rischio, valutare se il proprio portafoglio è correttamente diversificato diventa sicuramente più semplice.

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Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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