Corporate bond, i vantaggi della gestione attiva

Carpenzano (Capital Group): la sensibilità ai tassi è uno dei rischi fondamentali. Le differenze tra settori, aree geografiche ed emittenti sono in aumento, dando valore alle strategie attive.

Sara Silano 24/01/2024 | 09:00
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Gli outlook di molte società di gestione indicano le obbligazioni societarie investment grade tra le asset class favorite nel 2024. Ne abbiamo parlato con Flavio Carpenzano, Investment Director di Capital Group.

Sara Silano: Benvenuto Flavio e grazie per aver accettato il nostro invito. Quali sono i fattori alla base delle performance delle obbligazioni investment grade?

Flavio Carpenzano: Se guardiamo in un anno come lo scorso – il 2023 – ma anche il 2022, la duration, quindi la sensitività del mondo investment grade al tasso è il rischio più elevato; è quello che ha generato maggiore volatilità.

Se vogliamo, in un contesto storico, la duration del mondo investment grade - se guardiamo al mondo globale - è aumentata nell'ultimo decennio e oggi è pari circa a sei anni. Quindi, sicuramente la sensibilità all'andamento dei tassi - sia in America che in Europa - con un approccio globale è uno dei rischi fondamentali. Il secondo rischio è che le emittenti emettono in diverse currency, in diverse valute, quindi è sempre opportuno dal punto di vista del cliente finale andare a coprire il rischio di cambio nella valuta più opportuna.

Silano: Ecco, entriamo più nel dettaglio dei singoli fattori, quindi parliamo di tassi, di aree geografiche e valute…

Carpenzano: Sì, da un punto di vista di tasso, se guardiamo al mercato globale, c'è ancora un tilt verso l'America. Il 70% del mercato delle società sono basate in America, dove l'Europa rappresenta solo un 25%. Quindi anche un approccio globale ha un tilt maggiore verso l'America.

Da un punto di vista di duration, quando si guarda al mercato globale, l'America tende ad avere una duration maggiore, quindi scadenze più lunghe rispetto al mercato europeo. Se guardiamo la duration del mercato americano, vediamo che è di circa sette anni, quindi più sensibile all'andamento dei tassi rispetto all'Europa, che ha una duration di quattro anni e mezzo, quindi meno sensibile.

Questo è dovuto prevalentemente anche alla distribuzione settoriale dei due mercati. Se guardiamo appunto ai settori, l'Europa ha un tilt maggiore sulle banche e le banche europee rappresentano una forte componente rispetto all'America, dove il mercato americano è più diversificato, dove sì le banche rappresentano circa il 30%, ma in realtà oggi si vede una esposizione maggiore ad altri settori, come quello tecnologico.

Silano: Ecco allora parliamo ancora un po’ di rating e di emittenti.

Carpenzano: Sì, da un punto di vista di rating, la parte tripla B, la parte più bassa del credit rating, rappresenta il 50% del mercato globale investment grade. Se guardiamo in un'ottica storica, questa componente è aumentata in maniera drammatica negli ultimi dieci anni. Se vogliamo, dieci anni fa questa componente tripla B rappresentava soltanto il 30%. Oggi parliamo del 50%, quindi in generale un rating medio che va deteriorando e questo è dovuto al fatto che le società investment grade negli ultimi dieci anni hanno beneficiato dei tassi bassi e hanno emesso quanto più debito a scadenze più lunghe possibile.

Silano: Per concludere, quale valore può dare un gestore attivo nell’investimento obbligazionario investment grade?

Carpenzano: L'approccio che abbiamo a Capital Group sul mondo investment grade è un approccio prettamente bottom up. Non prendiamo grandi scommesse sulla duration o sulla curva o sulla valuta, perché in realtà rappresenta troppa volatilità. Il nostro approccio è cercare valore, generare alpha dall'approccio bottom up di security selection all'interno del settore, all'interno della singola società, quindi il portafoglio non è un portafoglio binario da un punto di vista di outcome.

Non abbiamo un approccio macro da questo punto di vista, ma andiamo a guardare alle singole società. Questo è importante in generale, ma è più importante soprattutto in questo periodo dove se guardiamo gli spread restano relativamente compressi. Ma se guardiamo la dispersione, quindi la differenza tra i diversi settori, Paesi e società, vediamo che questa dispersione aumenta e quindi dà molto valore ai gestori attivi, come Capital Group.

Silano: Flavio Carpenzano, grazie mille per la sua disponibilità oggi. Per Morningstar sono Sara Silano, grazie per averci seguito.

 

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Sara Silano

Sara Silano  è caporedattore di Morningstar in Italia

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