5 ETF income che ci piacciono

Nella settimana dedicata al reddito da investimento, indichiamo un replicante azionario “high-yield” con Medalist Rating positivo per ogni area geografica. Gli investitori devono comunque porre molta attenzione nella scelta del fondo.

Valerio Baselli 17/05/2023 | 09:12
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Dividendi

I fondi di tipo income, cioè quelle strategie che danno priorità alla generazione di un flusso di reddito regolare, piuttosto che all'apprezzamento del capitale, sono prodotti pensati per gli investitori che puntano a incassare delle cedole periodiche e a bassa volatilità, a prescindere dalle condizioni di mercato. Raggiungere tale obiettivo è possibile, purché si seguano determinate regole nella scelta dello strumento finanziario più appropriato. Il successo dell'investimento a fini di reddito, infatti, dipende da tanti fattori e non solo dall'inserimento in portafoglio di titoli che distribuiscono cedole elevate. 

Quando si cerca un reddito periodico è facile lasciarsi tentare dalle società con i più alti dividendi, o dai fondi con la migliore esposizione a quei titoli specifici. Ci sono diverse sfumature da tenere in considerazione nel determinare cosa costituisce una buona strategia ad alto dividendo, soprattutto nell’universo passivo. Gli investitori income, infatti, sono sempre più attratti dagli Exchange traded fund per accedere a determinati mercati e temi, attratti dalla loro semplicità di utilizzo, trasparenza e basse commissioni.

Attenzione a tassi d’interesse e sostenibilità delle cedole

Un parametro da tenere sotto osservazione è il costo del denaro. I titoli a reddito fisso, infatti, non sono gli unici a esserne interessati. Anche i prodotti high dividend, in particolar modo quelli molto diffusi come gli Exchange traded fund, sono piuttosto sensibili a oscillazioni nei tassi d’interesse, in quanto si ritrovano a competere proprio con i bond.

A prescindere dai tassi d’interesse, comunque, quello che bisogna davvero ricercare in un prodotto high dividend è la stabilità dei pagamenti e l’incremento costante della cedola, piuttosto che il dividendo più alto. Una crescita stabile e continua nei dividendi suggerisce, infatti, una gestione aziendale responsabile. Ad esempio, un’azienda che paga l’1,5% di dividendo con una crescita pari al 10% annuo, è in grado di generare in sei anni un reddito maggiore di quello prodotto da un’azienda che paga ogni anno il 3%. È importante quindi capire in che modo l’indice replicato dall’ETF sceglie i propri titoli (per approfondire, clicca qui).

In genere, le strategie sui dividendi implicano il bilanciamento del rendimento da reddito corrente con la capacità del portafoglio di fornire una crescita del capitale a lungo termine. Tuttavia, le strategie possono variare da fondo a fondo: alcune mirano a massimizzare lo yield, mentre altre preferiscono un reddito inferiore ma stabile a lungo termine.

Ciò significa che gli investitori devono condurre una due diligence per determinare quale strategia si adatta meglio a loro.

5 idee d’investimento per 5 diverse regioni

Di seguito elenchiamo cinque ETF di tipo income messi in evidenza dal nostro team di analisti sulle strategie passive, ognuno per una diversa regione geografica: Europa, Stati Uniti, UK, mercati emergenti e mercato globale.

Fidelity Europe Quality Income UCITS ETF EUR Acc (FEQD)
Questa strategia ottiene un Morningstar Medalist Rating pari a Gold. L’analisi di portafoglio dimostra che il fondo ha mantenuto un significativo sovrappeso nell'esposizione ai titoli di qualità e un sottopeso nell'esposizione al rendimento (yield) rispetto alla media di categoria. Un'elevata esposizione alla qualità significa detenere titoli costantemente redditizi, in crescita e con bilanci solidi. L'esposizione a bassi rendimenti si basa sul fatto di detenere un minor numero di titoli con elevati rendimenti da dividendi o da riacquisto di azioni proprie (buyback), e di detenere invece titoli in una fase iniziale di sviluppo. Rispetto alla media dei concorrenti, il portafoglio è sovrappesato nei settori dei consumi ciclici e sanitario, mentre sono sottopesati i servizi finanziari e i servizi di pubblica utilità. Le commissioni (0,30%) sono tra le più basse di categoria.

SPDR® S&P US Dividend Aristocrats UCITS ETF Dis (USDV)
L’analisi di questa strategia dedicata al mercato statunitense mostra una maggiore presenza di titoli a media e bassa capitalizzazione rispetto ai concorrenti e anche che il portafoglio ha mantenuto un sovrappeso dell'esposizione alla liquidità e alla qualità dei titoli. Negli ultimi anni, infatti, questo fondo si è costantemente orientato verso azioni con volumi di negoziazione più elevati rispetto ai suoi pari di categoria Morningstar. Ciò offre ai gestori una maggiore flessibilità durante i mercati ribassisti per vendere senza influenzare negativamente i prezzi. Negli ultimi mesi, la strategia è stata maggiormente esposta al fattore liquidità rispetto ai suoi concorrenti diretti. La strategia ha avuto anche un'inclinazione difensiva, dimostrata da una minore esposizione al fattore qualità. Questo ETF ha superato la media dei suoi pari di 3 punti percentuali annualizzati su un periodo di 10 anni. Inoltre, nello stesso periodo ha sovraperformato l'indice di categoria di 99 punti base annualizzati. Questo, grazie ai costi bassi (35 punti base) vale un Medalist Rating pari a Silver.

iShares UK Dividend UCITS ETF GBP Dist EUR (IUKD)
Questa strategia ha una tendenza a investire in titoli “value” più pronunciata rispetto ai concorrenti. Analizzando altri fattori, negli ultimi anni questo fondo si è costantemente orientato verso titoli con volumi di negoziazione più elevati rispetto ai suoi pari di categoria Morningstar. Ciò offre ai gestori una maggiore flessibilità durante i mercati ribassisti per vendere senza influenzare negativamente i prezzi. Negli ultimi mesi, la strategia è stata più esposta al fattore liquidità, mentre negli ultimi anni questa strategia ha mostrato la tendenza a detenere un maggior numero di società con elevati rendimenti da dividendi o da buyback rispetto ai suoi omologhi. I titoli con rendimenti elevati possono essere aziende più stabili e mature, ma a volte le pressioni estreme del mercato o il deterioramento dei fondamentali possono spingerle a tagliare i dividendi, il che tende a danneggiare la performance del titolo.

Il portafoglio è sovrappesato nei servizi finanziari e nei materiali di base rispetto alla media della categoria, rispettivamente del 7,6 e 5,9%, mentre gli industriali e la sanità sono sottopesati. Il portafoglio è posizionato su 62 partecipazioni ed è relativamente concentrato. In particolare, il 39,5% degli asset è dedicato alle prime 10 partecipazioni, rispetto alla media della categoria del 23,4%. Il fondo ottiene un Medalist Rating pari a Bronze.

WisdomTree Emerging Markets Equity Income UCITS ETF (DEM)
Il fondo di WisdomTree ha un portafoglio molto ampio e diversificato che cerca società che pagano il più alto ammontare di dividendi in dollari. In partenza, nella costruzione del portafoglio, alle società viene assegnato il peso standard che avrebbero in un benchmark azionario tradizionale (basato quindi sulla capitalizzazione di mercato). Le ponderazioni vengono poi aumentate o diminuite a seconda del rendimento da dividendo che offrono.

Questo approccio favorisce tipicamente le aziende dei settori dei servizi di pubblica utilità, dei materiali e dell’energia, oltre che i titoli finanziari che attualmente contano per il 28% del portafoglio, poiché questi di solito hanno rendimenti superiori alla media di mercato. Attualmente, il peso combinato di questi settori nell'ETF WisdomTree è di circa il 60%, rispetto a una media del 35% tra i fondi della stessa categoria Morningstar.

Nel processo di valutazione, gli analisti di Morningstar, in genere preferiscono lo screening di qualità delle società rispetto alla ricerca di rendimento di base. Tuttavia, il giudizio si “ammorbidisce” nel caso di strategie altamente diversificate. Questo è il caso dell’ETF WisdomTree, che detiene quasi 500 azioni, il che aiuta a distribuire il rischio di eventuali tagli ai dividendi in futuro. Rispetto agli altri fondi di categoria, poi, questo replicante si distingue grazie alle spese correnti più basse, dello 0,46%. Morningstar assegna un Medalist Rating pari a Gold.

Fidelity Global Quality Income ETF Inc (FGQI)
Questa strategia ottiene un Morningstar Medalist Rating pari a Gold. Nel corso degli ultimi tre anni ha battuto sia la media della propria categoria Morningstar (del 3,8% annualizzato) sia il suo benchmark, l’indice MSCI World High Dividend Yield (del 4,3% annualizzato).

La performance corretta per il rischio non fa che confermare la validità di questo fondo. La classe principale (lanciata nel 2017) ha registrato uno Sharpe ratio, cioè una misura del rendimento corretto per il rischio, superiore a quello dell'indice nel periodo di cinque anni. Spesso i rendimenti più elevati sono associati a un rischio maggiore. Questa strategia non fa eccezione, con una deviazione standard del 17,4% che supera il 15,1% del benchmark.

In termini di quota di portafoglio, l’azionario statunitense fa la parte del leone con una ponderazione del 65%, sopra la media di categoria e dell’indice. Le società americane hanno risposto alla crisi dei dividendi del 2020 riducendo i riacquisti di azioni proprie piuttosto che tagliare i pagamenti, in contrasto con le loro controparti europee, le quali hanno cancellato e tagliato miliardi di cedole. Le banche statunitensi sono state anche autorizzate a continuare a effettuare pagamenti, mentre i regolatori del Regno Unito e dell’Unione europea hanno congelato i dividendi per un certo numero di mesi.

Le maggiori partecipazioni dell’ETF sono i giganti tecnologici Microsoft e Apple, così come le società di chip, Nvidia. Il fondo, che ha delle spese correnti dello 0,40%,detiene più titoli tecnologici e meno titoli difensivi rispetto ai suoi concorrenti.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Valerio Baselli

Valerio Baselli  è Giornalista di Morningstar.

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