Italia, ritardi sul PNRR mettono a rischio la crescita (DBRS Morningstar)

L’agenzia di rating conferma il giudizio sul Belpaese. La ripresa è robusta, ma rimangono diverse sfide a partire dall’inflazione e dall’impatto del rialzo dei tassi sui conti pubblici.

Sara Silano 02/05/2023 | 16:50
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Colosseo-Roma

DBRS Morningstar ha confermato il rating sull’Italia a BBB (High) con trend stabile, ma avverte: “stanno gradualmente emergendo ritardi nell'esecuzione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e un possibile rimpasto di alcuni progetti verso quelli di più rapida attuazione potrebbe ostacolarne l'impatto sulla crescita del PIL (Prodotto interno lordo)”.

Secondo l’agenzia di rating, “continuare a incrementare gli investimenti pubblici e progredire con le riforme è fondamentale per aumentare la crescita potenziale del PIL e, a sua volta, migliorare la sostenibilità del debito pubblico italiano”.

Rapporto debito/PIL in calo

L’anno scorso il rapporto debito/PIL è stato del 144,4%, in calo dal picco del 154,9% del 2020, anno in cui erano state prese misure eccezionali a causa della pandemia di Covid. “E’ previsto un declino al 140,9% nel 2025”, si legge nella nota di DBRS Morningstar, “ma l’aumento sostanziale dei costi degli interessi richiederà ulteriori progressi nel risanamento dei conti pubblici e una crescita sostenuta per portare il rapporto debito/PIL su una tendenza di declino duratura”.

Crescita robusta, ma rischi dall’inflazione

L’economia italiana ha avuto una ripresa più robusta di quelle dell’Eurozona nel post-pandemia. Secondo i dati Istat, nel primo trimestre il PIL è salito dell'1,8% su base annua, dopo l'incremento dell'1,4% del quarto trimestre e con gli economisti che si aspettavano una crescita inferiore. Il Belpaese ha dimostrato una notevole resilienza di fronte allo shock energetico, nonostante fosse fortemente dipendente dalla Russia, prima dell’invasione dell’Ucraina.

Diverse sfide rimangono, però, all’orizzonte a partire dall’elevata inflazione che sta erodendo il potere di acquisto delle famiglie. Inoltre, le strette monetarie rischiano di indebolire la crescita il prossimo anno.

Il governo prevede un'espansione del PIL dell'1,0% quest'anno, leggermente superiore a quella dell'Eurozona (0,8%), e un picco dell'1,5% l'anno prossimo. “Queste proiezioni sono circondate da un alto grado di incertezza e dipendono sia dall'esecuzione degli investimenti del PNRR sia dall'impatto della stretta monetaria”, precisano gli analisti di DBRS Morningstar. “Le tensioni geopolitiche aumentano i rischi nel breve termine, soprattutto per l’impatto sulle esportazioni”.

L’impatto di tassi di interesse più alti

L’agenzia di rating continuerà a monitorare l'impegno del governo per le riforme e gli investimenti e per una politica fiscale prudente, tutti elementi  “fondamentali per rassicurare gli investitori e contenere il costo di finanziamento”.

Nel 2022, la spesa per interessi è cresciuta al 4,4% del PIL dal 3,6% del 2021. Se l’inflazione si raffredderà, il rapporto dovrebbe scendere al 3,7% nel corso dell’anno, ma successivamente tornerà a salire a causa del fabbisogno di risorse e del costo degli interessi. Tuttavia, dicono da DBRS Morningstar, il fatto che il debito italiano sia prevalentemente a tasso fisso con una durata media di 7,02 anni a marzo 2023 riduce l’impatto del rapido aumento degli yield.

Inoltre, il Transmission Protection Instrument della Banca centrale europea limita i rischi che l’Italia devi da una strategia fiscale prudente e dall’impegno nelle riforme. Se attivato, dicono gli analisti, dovrebbe contenere gli spread. Il fatto poi che gran parte del debito italiano sia nelle mani delle istituzioni europee è un fattore positivo per mantenere la fiducia degli investitori. Infine, dati recenti indicano un potenziale ritorno di interesse delle famiglie italiane per i titoli di Stato, che, se durerà, porterà a una diversificazione maggiore delle fonti di finanziamento.

Per quanto riguarda la stabilità politica, DBRS Morningstar prevede che il rischio sia limitato al momento, dato che la coalizione di destra si è assicurata la maggioranza in entrambe le camere nelle elezioni di settembre, mentre l’opposizione rimane divisa.

Sistema bancario più forte del passato

Nonostante gli scossoni nel sistema bancario europeo e statunitense, l’agenzia di rating non vede grossi pericoli in Italia e ritiene sia in “una posizione più forte rispetto al passato”. “Il settore bancario ha beneficiato di un miglioramento della qualità del credito e della capitalizzazione nel corso degli anni, e la redditività è aumentata fortemente grazie all'incremento del margine di interesse nel 2022”, si legge nella nota di DBRS Morningstar. “Tuttavia, il rallentamento dell'economia e gli elevati costi di finanziamento faranno probabilmente i crediti in sofferenza, anche se gradualmente”.

Clicca qui per conoscere la metodologia di rating sul debito sovrano di DBRS Morningstar.

DBRS Morningstar è la quarta più grande agenzia di rating del credito al mondo. È stata acquisita da Morningstar nel 2019. Le note sono di DBRS Ratings Ltd e non di Morningstar.

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Sara Silano

Sara Silano  è caporedattore di Morningstar in Italia

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