Lo scorporo di Alibaba può portare benefici agli azionisti

Chelsey Tam, analista azionaria di Morningstar, afferma che l’operazione garantirà una migliore agilità nella gestione dei business e una maggiore efficienza dei costi.  

Karen Dolan, CFA 30/03/2023 | 15:17
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Alibaba (09988, BABA), il colosso cinese dell'e-commerce, ha annunciato un'importante ristrutturazione aziendale. Il gruppo si appresta a trasformarsi in una holding divisa in sei unità:

-          Alicloud Intelligence

-          La piattaforma di e-commerce Taobao Tmall

-          Servizi locali

-          Cainiao

-          Commercio digitale internazionale

-          Intrattenimento

Fatta eccezione per Taobao Tmall, che sarà interamente di proprietà di Alibaba, le altre cinque aziende si finanzieranno in maniera indipendente, avranno dei propri consigli di amministrazione e amministratori delegati, potranno raccogliere capitale esterno o addirittura diventare delle public company attraverso delle IPO.

La decisione è stata accolta con entusiasmo dal mercato, come dimostra il +15% guadagnato dal titolo Alibaba in apertura di contrattazioni alla Borsa di Hong Kong.

 

 

Secondo Chelsey Tam, analista azionaria di Morningstar, lo scorporamento del gruppo consentirà una gestione più agile dei business in un contesto economico in rapida evoluzione. Tam è convinta che l’operazione possa accrescere il valore di Alibaba nel lungo termine. La stima del fair value di 177 dollari per l’ADS (American Depositary Share) quotata sul Nyse rimane per il momento invariata. 

Perché una struttura più snella è vantaggiosa per gli investitori di Alibaba?
Il Governo cinese ha fatto dei passi indietro rispetto alla stringente regolamentazione del settore tecnologico e ha promesso di sostenere le imprese private allentando alcuni di quei provvedimenti repressivi. Tuttavia, il contesto normativo ancora rigoroso ha spinto Alibaba a adottare delle misure che andassero nella direzione di avere una gestione più agile.

 “Sembrerebbe che gli amministratori delegati delle sei società che faranno parte della holding Alibaba non dovranno riferire al CEO del gruppo, Daniel Zhang. Questo avrà l’effetto di accelerare il processo decisionale di queste aziende consentendo loro di essere più agili", aggiunge Tam.

Oltre all'agilità, nel piano di ristrutturazione vi è un aspetto relativo alla redditività e ai costi. Le sei unità opereranno come singole società, il che significa che gestiranno in maniera autonoma i propri profitti e/o perdite. Con questo assetto, la remunerazione del management sarà legata alla loro performance aziendale.

Tam aggiunge: “Se queste singole società rimarranno non profittevoli e non potranno raccogliere capitali per sostenersi, saranno costrette a dover vendere ai concorrenti. Ciò potrebbe contribuire a consolidare i rispettivi mercati e a ridurre la concorrenza. Inoltre, se in passato le singole unità potevano contare sui finanziamenti del gruppo, ora dovranno contare solo sui loro mezzi e questo dovrebbe aiutarle ad aumentare l'efficienza dell'allocazione del capitale, oltre che la trasparenza dei conti”. 

Quali unità saranno scorporate per prime?
Per quotarsi sul listino principale di Hong Kong, i candidati all'IPO dovranno superare test su soglie di profitto, capitalizzazione di mercato, ricavi e flussi di cassa. Inoltre, avranno bisogno di un track record di almeno tre esercizi finanziari e di altri requisiti come la continuità della gestione per almeno tre esercizi precedenti e la continuità della proprietà nell'ultimo esercizio.

Tam ritiene che tutte e sei le aziende possano soddisfare il requisito di capitalizzazione di mercato di quattro miliardi di dollari di Hong Kong. Ma solo i segmenti dell’e-commerce cinese e del cloud possono soddisfare i requisiti di redditività - non meno di tre esercizi finanziari durante i quali l'utile del core business attribuibile agli azionisti non deve essere inferiore a 35 milioni di dollari di Hong Kong rispetto all’esercizio precedente, e non inferiore a 45 milioni di dollari di Hong Kong rispetto ai due precedente.

Tuttavia, prima di prepararsi al debutto sulla Borsa di Hong Kong, queste sei unità dovranno completare il loro management.

Alibaba Group si trasformerà in una holding e potrebbe accadere che il mercato applichi anche in questo caso lo sconto che di solito si applica ai conglomerati di aziende, il che significa che la sua capitalizzazione di mercato potrebbe essere inferiore alla somma del valore delle imprese che la compongono.

“Alibaba non è l'unica azienda ad avvertire la pressione dei rapidi cambiamenti del mercato e della maggiore regolamentazione del settore. Ci aspettiamo, quindi, che altri competitor del settore Internet seguiranno questo esempio operando uno spin-off di alcuni dei loro business”.

 

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Karen Dolan, CFA  Karen Dolan is director of fund analysis with Morningstar.

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