Cosa sta succedendo a Credit Suisse?

Elisabeth Rudman di Morningstar DBRS e Johann Scholtz, analista azionario di Morningstar, commentano i recenti problemi della banca svizzera.

Lukas Strobl 11/10/2022 | 10:35
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Lukas Strobl: Qualcosa di strano è successo a Credit Suisse. Dopo che i dubbi sulla capitalizzazione e sulla strategia della banca hanno fatto salire alle stelle le quotazioni dei suoi credit default swap durante il fine settimana (1 e 2 ottobre), lunedì scorso 3 ottobre abbiamo assistito al crollo delle sue azioni. Ora il titolo è tornato su livelli superiori alla chiusura di venerdì 30 settembre ed è arrivato il momento di chiedersi cosa stia succedendo. Sono qui con me a parlarne Elisabeth Rudman, responsabile delle aziende finanziarie europee di DBRS Morningstar e Johann Scholtz, analista azionario che copre i titoli bancari europei.

Cominciamo con l’analizzare gli aspetti legati al merito creditizio. Elisabeth, c'è davvero motivo di preoccuparsi per i fondamentali di Credit Suisse? 

Elisabeth Rudman: Come agenzia di rating sul credito la nostra risposta è: sì, abbiamo delle preoccupazioni per Credit Suisse e abbiamo una view negativa sul rating della banca. Tuttavia, alcune delle preoccupazioni più recenti sembrano non basarsi su nuove informazioni. Sappiamo già che Credit Suisse ha attraversato un periodo molto difficile. Ha commesso errori importanti nella gestione del rischio, facendo peggio rispetto a molti dei suoi competitor, e ha registrato molti avvicendamenti nel top-management. Quindi il mercato è in attesa di vedere un nuovo piano di Credit Suisse che spieghi come ha intenzione di riportare la banca in equilibrio.

Quindi, queste sono le cose su cui ci stiamo concentrando. Le ultime informazioni finanziarie indicherebbero che la banca ha capitale e liquidità sufficienti al momento. Ma per apportare i cambiamenti di cui necessita, avrà bisogno probabilmente di più capitale. Ed è chiaramente su questo che si concentra il mercato. 

Strobl: Quindi, ci sono sfide molto importanti da affrontare. Johann, cosa implica questo per gli azionisti di Credit Suisse? 

Johann Scholtz: Sì, Lukas, penso che abbiamo visto chiaramente che il prezzo delle azioni sta scontando la possibilità di una richiesta di aumento di capitale o di un'emissione di nuovo debito. Ovviamente, con dei livelli di valutazione così depressi l’emissione di nuove azioni può essere molto costosa e molto diluitiva del valore per gli azionisti. 

Strobl: Quale impatto potrà avere questo in termini di prezzo delle azioni? 

Scholtz: Beh, questo è difficile da prevedere. Il compito di Credit Suisse è molto arduo poiché è costretta ad aumentare il capitale, ma deve farlo in maniera sufficiente, in modo da placare le preoccupazioni del mercato, ma allo stesso tempo non deve raccogliere troppo capitale in modo da non causare ulteriori danni agli azionisti.

Strobl: Naturalmente, l'aumento di capitale non è l'unica cosa che ci si aspetta. La banca dovrebbe lanciare una nuova strategia il prossimo 27 ottobre. Cosa potrebbero vedere gli azionisti quel giorno?

Scholtz: Sì, penso che ciò su cui gli azionisti vogliono davvero chiarezza in questa fase sia esattamente come sarà la banca in futuro. Ci sono molte speculazioni. Venderanno pezzi della banca d'investimento? Venderanno l'intera banca d'affari? Venderanno il segmento di asset management? Quindi, penso che la prima cosa da fare sia chiarire agli azionisti cosa costituirà esattamente Credit Suisse in futuro. La seconda questione, e questa è la parte difficile, riguarda i suoi fallimenti nella gestione del rischio. Penso che gli azionisti non si opporranno se Credit Suisse vorrà adottare un approccio drastico, cercando di aumentare le riserve per coprire eventuali perdite future in modo da tracciare una linea e guardare avanti.

Strobl: Elisabeth, c'è qualcosa che interessa chi ha investito in obbligazioni del gruppo e che Johann non ha menzionato finora?

Rudman: Penso che a questo punto, chi ha investito in obbligazioni e chi ha investito in azioni guardi alle stesse cose in termini di strategia della banca e annunci in arrivo. Abbiamo già visto altre banche in situazioni di questo genere. Deutsche Bank, ad esempio, si è trovata qualche anno fa a dover rispondere a domande simili. La banca tedesca è riuscita a mettere insieme una strategia che ha seguito e ha migliorato la sua stabilità. Quindi, penso che il mercato si concentrerà su questi aspetti anche nel caso di Credit Suisse.

Strobl: Quindi la banca deve fornire risultati per riconquistare la fiducia degli investitori. Grazie a entrambi per essere intervenuti. Per Morningstar, sono Lukas Strobl.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Lukas Strobl  è editorial manager EMEA di Morningstar.

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