Sul mercato, meglio non farsi condizionare dalle false promesse di pace

Dan Kemp, Global CIO di Morningstar Investment Management, spiega perché gli investitori, che sperano come tutti, in una rapida conclusione del conflitto, possono fare passi sbagliati in Borsa.

Ollie Smith 18/03/2022 | 09:29
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Ollie Smith: Dall’Ucraina arrivano immagini terribili della guerra, ma sui mercati alcuni investitori si muovono nella speranza di una conclusione delle ostilità. A condividere con me le sue preoccupazioni su questa strategia c’è Dan Kemp, Global CIO di Morningstar Investment Management. Dan, grazie mille per esserti unito a me.

Puoi iniziare spiegando le basi di ciò che succede quando un investitore cerca di fare trading sperando in una soluzione o nella fine di un conflitto come questo?

Dan Kemp: Sì, certo. Ciao, Ollie. Cerchiamo di essere subito chiari. La prima cosa da dire è che speriamo tutti che si arrivi a una soluzione pacifica molto, molto rapidamente. L’ottimismo che le persone provano per la pace è una cosa buona e piena di speranza e lo condividiamo tutti. Ma non è necessariamente una grande strategia di investimento.

Come esseri umani non amiamo l'incertezza, che tendiamo ad associare al rischio e alla possibilità di perdere qualcosa. E, quindi, ciò che innesca in noi sono alcuni comportamenti prevedibili, uno dei quali è il desiderio di combattere la situazione che stiamo vivendo, di fare scelte quando abbiamo pochissime informazioni. Una situazione simile la vediamo sul mercato quando le persone prendono decisioni di investimento in base alle loro aspettative per una soluzione nel breve termine. E, in realtà, probabilmente non è un ottimo modo per investire.

Smith: Ci sono già stati dei momenti in cui le persone, nel tentativo di farlo, avrebbero potuto perdere seriamente?

Kemp: L'abbiamo sicuramente visto, Ollie. Siamo in condizioni di mercato molto volatili al momento. Abbiamo visto i prezzi aumentare e diminuire, a volte nello stesso giorno di più punti percentuali. E il problema è che questo, ovviamente, ti fa dubitare della decisione che hai appena preso.

Lo chiamiamo ‘essere sballottati dal mercato’. A volte prendi la decisione di acquistare o vendere un assset e poi, poche ore dopo, il mercato è completamente cambiato e questo ti spinge a variare la tua decisione. Tutto questo trading prima di tutto ti costa denaro. Ma, in secondo luogo, può costarti i rendimenti a lungo termine. L'investimento è sempre una attività di lungo periodo. Ed è molto importante ricordarlo, soprattutto nel momento in cui ci sentiamo tutti a disagio con i movimenti del mercato.

Smith: Certo. E infine, ci sono altri comportamenti degli investitori che stai vedendo o qualcosa che vuoi evidenziare?

Kemp: Ci sono altri due comportamenti da tenere in cosiderazione, oltre al desiderio di contrastare ciò che sta accadendo nel mercato e di fare trading continuamente. Il primo è la fuga: le persone vendono i loro investimenti e si spostano sulla liquidità. Può sembrare una buona strategia se i mercati successivamente scendono, ma la maggior parte delle persone che lo fa non è molto brava a rientrare nei propri investimenti al momento più opportuno. E, quindi, tenere denaro contante per troppo tempo quando stai risparmiando per il tuo futuro nel lungo termine può davvero avere un impatto negativo sui tuoi rendimenti e mettere in pericolo il tuo benessere futuro. E infine, c’è la tentazione di bloccarsi, di non fare nulla. In realtà può anche essere un errore. Devi pensare a lungo termine ma, dove è necessario devi apportare modifiche al portafoglio, non semplicemente ignorare quello che sta succedendo.

Smith: Dan, hai spiegato in modo eloquente come sempre. Grazie mille per il tuo tempo. Per aggiornamenti sulle implicazioni finanziarie della guerra in Ucraina, consultate il sito Morningstar. Alla prossima volta, un grande grazie a Dan. Ollie Smith da Morningstar.

 

 

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Ollie Smith  è editor di Morningstar UK

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