Strette nella morsa della crisi legata al Coronavirus, le Borse mondiale stanno attraversando uno dei periodi più complicati della storia recente. Dal 23 febbraio al 13 marzo scorso, l’indice Morningstar Eurozone NR è sceso del 32,5% (nello stesso periodo il Morningstar Italy Index NR è scivolato del 39,5%). Tutti i mercati azionari internazionali hanno subito gravi contraccolpi.
Nella giornata di lunedì 16 marzo, l’indice Vix ha chiuso a 82,7 punti, il più alto punteggio di chiusura della storia (il record intraday è stato segnato invece il 24 ottobre 2008 a 89,5). Nato nel 1993, il Vix (Chicago Board Options Exchange Volatilty Index) è un benchmark che misura la volatilità implicita nel prezzo delle opzioni sullo S&P 500; in sostanza è l’espressione della variabilità attesa dagli operatori circa il principale indice azionario Usa.
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