Come si sta muovendo il private market italiano

Gli ultimi dati di Aifi dicono che il settore ha visto una forte contrazione della raccolta. Sono però cresciuti gli investimenti in early stage e buyout. Crescono le operazioni al nord, mentre calano quelle al sud. Aumenta, intanto, l’attività legata al debito.

Marco Caprotti 20/02/2020 | 09:37
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Il periodo difficile che sta attraversando l’economia italiana sembra avere effetto anche sul mercato private del Belpaese, rendendo un po’ più prudenti gli investitori che si muovono su questo segmento rischioso dell’economia e della finanza.

Secondo i dati elaborati dall’Associazione italiana del Private equity, Venture capital e Private debt (Aifi), nel primo semestre 2019 (ultimi dati disponibili) la raccolta sul mercato private equity e venture capital è stata pari a 410 milioni di euro, in diminuzione del 75% rispetto ai 1.664 milioni di euro dello stesso periodo 2018.

-L’ammontare investito (da società di private equity e venture capital) è stato di 2.518 milioni di euro, cioè un -12%) rispetto al primo semestre 2018.

-Il lavoro di early stage (investimento nelle prime fasi di vita e di crescita di una start up) è cresciuto del 7% in ammontare (103 milioni di euro), mentre è calato del 10% per numero di operazioni.

-L’attività di buyout (acquisizioni di quote di maggioranza o totalitarie) ha visto un aumento del 20% per ammontare, 1,6 miliardi e del 34% per numero (59 deal).

-L’expansion (investimenti di minoranza finalizzati alla crescita dell’azienda) ha attratto 271 milioni di euro, +18% rispetto al primo semestre 2018. Il numero delle operazioni è diminuito del 13% arrivando a 21.

I disinvestimenti sono stati pari a 886 milioni di euro (-20%) con 66 dismissioni (+12%).

capitali raccolti

Settori e regioni
Dal punto di vista delle dimensioni delle imprese, hanno prevalso ancora una volta le aziende con meno di 50 milioni di fatturato, che rappresentano il 77% del numero totale (75% nel primo semestre del 2018).

Per quanto concerne la distribuzione settoriale, in termini di numero di operazioni, nel comparto tecnologico sono stati realizzati 33 deal (20% del totale), nel settore dei beni e servizi industriali 22 (13%), nel medicale 17 (10%).

distribuzione

Per quanto riguarda la distribuzione geografica, delle 156 operazioni realizzate nel primo semestre 2019 in Italia, il 78% sono state fatte al nord (121) in crescita rispetto alle 117 dello stesso periodo dell’anno precedente. E’ cresciuto il numero degli investimenti nel centro (24) con un peso del 15% rispetto alle 18 nel medesimo periodo dell’anno precedente. E’ diminuito il numero operazioni al sud che ha totalizzato 11 deal, il 7% del totale in Italia rispetto alle 15 operazioni del primo semestre 2018.

geografia

Private debt
Per quanto riguarda il debito, nel primo semestre del 2019:

-Sono stati raccolti sul mercato 273 milioni di euro, in crescita del 94% rispetto allo stesso periodo del 2018;

-Il 48% del capitale è arrivato dalle banche.

-Il 28% da fondi di fondi istituzionali.

-Il 15% da fondi pensione e casse di previdenza.

Sul fonte dei rimborsi, sempre nei primi sei mesi del 2019:

-Gli exit sono stati 80 contro i 56 dello stesso periodo del 2018, per un ammontare pari a 86 milioni di euro.

-Il 42% dell’ammontare ha riguardato rimborsi anticipati volontari su richiesta della società.

-Il 35% è stato legato al piano di ammortamento.

-Il 12% ha riguardato il rimborso a scadenza.

-L’11% è stato il rimborso anticipato concordato.

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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