Gli emergenti ballano da soli

PORTAFOGLI ROBUSTI. Abbiamo calcolato i coefficienti di correlazione tra le principali aree geografiche a uno, tre e cinque anni, aggiornati a fine giugno.

Valerio Baselli 19/07/2017 | 09:22
Facebook Twitter LinkedIn

I mercati in via di sviluppo hanno sensibilmente diminuito la loro correlazione con le altre aree geografiche nel corso dell’ultimo anno. Questo vale sia per il paniere aggregato dei paesi emergenti, che per alcuni singoli mercati o singole regioni. Ciò significa, in sostanza, che questa particolare classe di attivi porta una maggiore diversificazione all’interno del portafoglio.

La diversificazione è infatti un concetto che assume diverse forme. Abbiamo già visto quanto sia importante variegare i propri investimenti per asset class e per settore azionario. Un altro piano su cui è necessario differenziare le proprie scelte è quello geografico. Non a caso, la ripartizione per paesi o per regioni è tra le informazioni principali quando si esamina un portafoglio finanziario.

In un mondo sempre più globalizzato è fondamentale avere un’idea di come i vari paesi a cui si è esposti si influenzino a vicenda, in modo da evitare di investire in regioni soggette a movimenti molto simili.  

In questo caso, le tabelle sottostanti, ad esempio, certificano come il coefficiente di correlazione tra i mercati emergenti e il mercato statunitense sia passato da 0,62 a cinque anni a 0,06 nel corso degli ultimi mesi. Stessa tendenza se confrontiamo il rapporto tra l’indice Msci EM con l’Msci EM Europe, sceso da 0,75 a 0,0 nello stesso periodo.

Il trend non cambia analizzando i due giganti in via di sviluppo, l’India e la Cina, con quest’ultima che è passata da avere una correlazione con il mercato azionario della zona euro di 0,45 a cinque anni a 0,03 a un anno, o la regione dell’America Latina, che mostra una correlazione negativa con l’Msci World a un anno (-0,08) quando a cinque anni il dato è pari a 0,54.

Da notare come l’unico paese o regione non emergente a mostrare una tendenza simile sia l’Italia, con l’Msci Italy che segna a un anno una correlazione negativa con l’Msci Usa (-0,11), con l’Msci Asia ex Japan (-0,29) e soprattutto con l’Msci China (-0,37). Dei dati che in qualche modo riconfermano l’analisi pubblicata nel novembre 2016 Piazza Affari ha il rischio di un emergente.

Le aree geografiche oggetto dell’analisi sono elencati di seguito. I numeri corrispondono a quelle che appaiono nelle tabelle.

  1. Msci World
  2. Msci USA
  3. Msci Eurozone
  4. Msci Europe
  5. Msci Emerging Europe
  6. Msci Italy
  7. Msci UK
  8. Msci Germany
  9. Msci Asia ex Japan
  10. Msci Japan
  11. Msci China
  12. Msci Latin America
  13. Msci Emerging Markets
  14. Msci Frontier Markets
  15. Msci India

 

Corr Geo 1anno 06 17

Corr Geo 3anni 06 17

Corr Geo 5anni 06 17

Fonte: Morningstar Direct

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

LEGGI ALTRI ARTICOLI SU
Facebook Twitter LinkedIn

Info autore

Valerio Baselli

Valerio Baselli  è Giornalista di Morningstar.

© Copyright 2024 Morningstar, Inc. Tutti i diritti sono riservati.

Termini&Condizioni        Privacy        Cookie Settings        Disclosures