Le Borse europee hanno chiuso contrastate. Le vendite sui listini di Wall Street hanno ridotto i guadagni sulle piazze finanziarie del Vecchio continente e in alcuni casi hanno invertito la loro tendenza. A poco sono servite le dichiarazioni del presidente, Mario Draghi, (intervenuto all’apertura dell’anno accademico all’Università Cattolica), con le quali ha confermato la disponibilità dell’Eurotower a nuovi interventi nel caso in cui il rallentamento dell’economia globale interferisca sul raggiungimento degli obiettivi su inflazione e crescita. Il calo del prezzo del greggio ha impattato sui titoli energetici e sull’andamento degli indici dei singoli mercati.
A Milano, il Ftse Mib ha chiuso a -0,40%. In difficoltà Saipem e Prysmian. Forti vendite anche su Mps e Banco Popolare. Le trimestrali positive hanno spinto, invece, Mediolanum e Campari.
Wall Street negativa
Wall Street è nervosa. Dopo un avvio in rialzo, in scia ai positivi dati sulla produttività non agricola nel terzo trimestre, i listini newyorkesi hanno risentito dell’aumento inaspettato delle richieste per i sussidi di disoccupazione e della nuova flessione del prezzo del greggio che ha trainato al ribasso i titoli del comparto energetico. In rosso anche l’indice Nasdaq, nonostante Facebook sia balzato del 5% dopo la pubblicazione dei dati dell’ultima trimestrale.
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