Le trimestrali spaventano le Borse

Europa negativa dopo i conti deludenti di alcuni colossi. Milano segna -1,07%. Male soprattutto le banche e i petroliferi. Wall Street paga la possibilità di un rialzo dei tassi Usa. 

Marco Caprotti 29/10/2015 | 17:42
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Deutsche Bank e altre trimestrali negative hanno mandato in rosso i listini europei, vanificando l'effetto positivo derivato dall'alta probabilità di un nuovo aiuto da parte della Bce a dicembre.

Milano, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato -1,07% è stata zavorrata dalle banche e dai petroliferi. Tra le blue chip milanesi la peggiora è stata Stm, penalizzata dai risultati trimestrali. Deboli anche Saipem ed Eni. Giù Cnh che ha chiuso il terzo trimestre in rosso e ha spiazzato il mercato rivedendo al ribasso le stime per l'anno e alzando quelle sull'indebitamento.

Wall Street viaggia con il segno meno, con gli investitori che considerano più probabile un rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve nella riunione di dicembre. E' stata la Banca centrale americana ad avere fatto capire ieri, al termine del suo meeting, che una simile ipotesi non è da escludere.  Intanto trader e gestori digeriscono il dato preliminare in linea alle stime del Pil del terzo trimestre, cresciuto dell'1,5% dopo il +3,9% visto nel secondo trimestre. Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono salite di mille unità a 260.000, meno delle attese pari a 265.000.

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Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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