Borse in rialzo dopo la Fed

La Banca centrale americana lascia invariati i tassi di interesse e i listini di Eurolandia tornano a concentrarsi sui dati macro e sulle trimestrali societarie. Milano apre a -0,30% per effetto delle vendite su Saipem ed Eni. St fa segnare -7,8% in asta di pre-apertura. 

Francesco Lavecchia 29/10/2015 | 09:41
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Seduta contrastata per i listini asiatici. Il Nikkei ha guadagnato lo 0,17% in scia ai positivi dati macro. La produzione industriale a settembre ha registrato un incremento dell’1%, superando le attese degli analisti che stimavano una contrazione dell’1,2%. L’ottimismo per i segnali di ripresa economica sono però stati smorzati dai timori che la Bank of Japan possa rivedere i propri programmi di aumentare la portata del Quantative easing. Sulle altre Borse della regione, invece, hanno pesato le parole del presidente della Federal Reserve, Janet Yellen.

La decisione alla fine della riunione conclusasi ieri è stata quella di mantenere invariati i tassi di interesse, ma il primo aumento del costo del denaro potrebbe concretizzarsi già a dicembre. La Fed ha puntualizzato che tutto dipenderà dall’andamento dell’occupazione e dell’inflazione americana, ma gli operatori temono un brusco spostamento dei capitali dai mercati asiatici a quello statunitense e Shanghai e Hong Kong hanno chiuso in ribasso.

Occhio a trimestrali e dati macro 
Avvio in timido rialzo per i listini di Eurolandia. La Fed ha lasciato i tassi invariati e gli operatori sono tornati a concentrarsi sui dati macro della giornata e sulle numerose trimestrali. In giornata sono attesi gli aggiornamenti relativi al tasso di disoccupazione e all’inflazione in Germania. Mentre nel pomeriggio, negli Usa (dove ieri l'indice S&P 500 ha chiuso a +1,18%), saranno pubblicati quelli relativi alle nuove richieste per i sussidi di disoccupazione, all’indice dei prezzi al consumo e all’ultima lettura del Pil nel terzo trimestre.

Milano soffre le trimestrali
A Milano il Ftse Mib viaggia attorno a quota -0,30%. Saipem soffre per le prese di profitto all’indomani dei forti guadagni di ieri. Eni paga i negativi risultati dell’ultima trimestrale. St non riesce ad aprire e segna in asta di pre-apertura un ribasso teorico del 7,8% dopo aver riportato nel terzo periodo un calo dei ricavi del 6%. In rialzo, invece, i titoli del comparto del lusso Yoox Net-A-Porter, Ferragamo e Moncler. 

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Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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