I listini di Eurolandia hanno chiuso in ribasso. Tra gli operatori ha continuato a prevalere un clima attendista, aspettando di capire le prossime decisioni della Fed, ma sull’esito delle contrattazioni ha pesato anche la nuova contrazione del prezzo del petrolio. Il barile scambiato sul Wti è sceso sotto quota 43 dollari trascinando con sé i titoli del comparto energetico. Il Ftse 100 (-0,72%) ha risentito del deludente dato sulla crescita del Pil del Regno Unito (nel terzo trimestre il progresso è stato del 2,3% contro il 2,4% delle attese).
Piazza Affari ha terminato a -1,15%. Male Luxottica (che paga il taglio delle stime da parte degli analisti sull’utile per azione di fine anno) e Saipem. Forti vendite anche sugli industriali St, Cnh Industrial e Buzzi Unicem. In grande spolvero, invece, Enel Green Power, per la quale si fa avanti l’ipotesi di un’integrazione con Enel. In rialzo anche Yoox Net-A-Porter e Moncler.
Wall Street in calo
Partenza negativa per Wall Street in scia ai deludenti dati macro. L’indice che misura il grado di fiducia dei consumatori americani è sceso a ottobre a 97,6 punti (dai 102,6 di settembre) e anche la domanda di beni durevoli ha registrato una contrazione rispetto al mese precedente. Oggi ha inizio la riunione della Federal Reserve (che terminerà domani) e gli operatori non si aspettano alcun intervento sui tassi di interesse, ma valuteranno le dichiarazione del presidente, Janet Yellen, per capire se gli ultimi dati sull’economia americana potranno far cambiare idea in merito all’intervento sui tassi di interesse.
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