L’auto non spaventa le Borse

Europa positiva, nonostante il crollo delle quattroruote legato allo scandalo di Volkswagen in Usa. A Milano (+1,12%) salgono il lusso e i cementieri. Giù Unipol e Fca. Wall Street cresce mentre si torna a parlare di tassi americani. 

Marco Caprotti 21/09/2015 | 17:40
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Seduta positiva per le Borse europee che hanno comunque rischiato grosso.  Il crollo a Francoforte di Volkswagen, dopo lo scandalo delle emissioni truccate nei veicoli diesel in Usa, ha spinto in rosso Francoforte e fatto vivere una mattinata da dimenticare a tutto il settore auto. La chiara vittoria di Syriza nelle elezioni greche e l'andamento vivace di Shanghai hanno comunque dato agli altri indici europei la forza sufficiente a muoversi al rialzo reagendo al netto calo di venerdì legato alle incertezze dopo le dichiarazioni della Federal Reserve sui problemi della crescita mondiale.

 A Milano, dove l’indice Ftse/Mib ha guadagnato l’1,12%, ha corso Luxottica  seguita dal settore lusso. Bene Mediaset (grazie ai primi dati sull'andamento degli abbonati Premium) e Buzzi, che Kepler vede come potenziale preda nel consolidamento dei cementieri mondiali. Fca ha pagato il malumore sul settore auto. Giù Unipol nel primo giorno sul paniere Ftse Mib, dove ha preso il posto di Autogrill.

New York positiva
Wall Street viaggia in territorio positivo. Il tema più discusso resta comunque lo stesso: la tempistica con cui la Federal Reserve alzerà i tassi per la prima volta dal 2006. Giovedì scorso la banca centrale Usa ha deciso di lasciare invariato il costo del denaro citando sviluppi all'estero. Questo aveva portato a un ritorno dell'avversione al rischio. 

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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