Seduta negativa per le Borse europee. Gli investitori hanno sposato un atteggiamento cauto temendo il rallentamento dell'economia globale e mentre si avvicina la data della riunione del Fomc (il braccio operativo della Federal Reserve), chiamato a decidere in materia di tassi di interesse la prossima settimana. Anche il dato sull'inflazione tedesca, rimasta al palo lo scorso agosto, ha generato qualche inquietudine.
A Piazza Affari, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato -0,63%, hanno recuperato terreno le azioni di Tenaris. Bene anche i titoli del comparto petrolifero, nonostante il prezzo del greggio perda quota. Telecom Italia ha risentito sia dei timori legati all'esposizione del gruppo in Brasile, dopo che ieri S&P ha tagliato il giudizio sul debito sovrano, sia degli interrogativi legati allo stop della fusione tra Teliasonera e Telenor. Vanno male le azioni delle banche, comprese quelle delle popolari che tentavano di percorrere la strada del rialzo in vista di eventuali operazioni straordinarie. Finmeccanica ha corso grazie alle indiscrezioni di un maxi-contratto in arrivo per Alenia Aermacchi. Il gruppo avrebbe raggiunto un accordo con il governo del Kuwait per la vendita di 28 Eurofighter. L’ammontare del contratto in arrivo si aggirerebbe intorno ai 7-8 miliardi. Fca ha risentito dei timori per il rallentamento dell'economia globale e per l'esposizione in Brasile dopo che ieri S&P ha tagliato a spazzatura il giudizio sui bond governativi. Le Enel, dopo lo scivolone di ieri, sono tornate sopra quattro euro per azione.
New York giù
Wall Street viaggia in ribasso con gli investitori nervosi in vista della riunione della settimana prossima della Federal Reserve in materia di tassi. Intanto gli investitori studiano gli ultimi dati macro. I prezzi alla produzione di agosto sono rimasti invariati rispetto a luglio. A settembre la fiducia dei consumatori misurata dall’Università del Michigan è calata a quota 85,7, sotto le attese. In Borsa i titoli energetici soffrono per l'ennesimo scivolone del petrolio. Goldman Sachs ha tagliato le stime a un mese, tre mesi, sei mesi e un anno sul Wti rispettivamente a 38, 42, 40 e 45 dollari al barile.
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