Atene continua a tenere col fiato sospeso i mercati del Vecchio continente: a circa 25 minuti dall’apertura, Parigi perde lo 0,80%, Francoforte lo 0,40% e Londra lo 0,70%. A tenere banco è sempre il timore sul debito della Grecia.
Il lungo vertice di ieri sera fra il primo ministro greco, il presidente della Commissione Europea e il presidente dell'Eurogruppo si è concluso senza risultati definitivi, ma anche senza una rottura. In effetti, Tsipras ha subito tranquillizzato riguardo al pagamento di venerdì al Fondo monetario internazionale e tutte le parti in causa hanno riconosciuto che sono stati fatti dei passi avanti. Tuttavia, Tsipras ha di nuovo affermato che soltanto la proposta greca è realistica, facendo esplicito riferimento a richieste di alzare l'Iva sulle forniture elettriche di 10 punti percentuali e di tagli sulle pensioni. Inoltre, il ministro delle finanze tedesco ha dichiarato oggi di non avere alcuna informazione che siano stati fatti progressi decisivi.
Milano cede lo 0,35%. A Piazza Affari, le vendite colpiscono sopratutto Saipem (-4%) sulle indiscrezioni, riportate dal Sole 24 Ore, riguardo un possibile aumento di capitale nel contesto del rifinanziamento del debito da 6 miliardi.
Usa e Giappone positive
Wall Street ha chiuso la seduta di ieri in territorio positivo a +0,21%, in una giornata ricca di dati macro: i posti di lavoro creati dal settore privato nel mese di maggio, sono stati 201.000, in linea con le attese; inoltre, la bilancia commerciale è calata di quasi il 20% a 40,9 miliardi di dollari, un risultato dovuto all’aumento delle esportazioni (+1%) e alla diminuzione delle importazioni (-3,3%).
In rialzo anche la Borsa di Tokyo. L'indice Nikkei ha registrato un +0,07% a 20.488,19 punti, mentre il Topix ha guadagnato uno 0,23% a 1.673,89 punti. Fino a lunedì, il mercato era salito per 12 sedute consecutive, realizzando la performance positiva più lunga dal 1988.
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.