Le Borse aspettano Atene

Europa contrastata e volatile mentre si cerca di risolvere la questione greca. Milano chiude negativa a -0,20%. Acquisti su Ss Lazio, che festeggia l’ingresso in Champions League. I dati macro migliori delle attese spingono Wall Street.

Valerio Baselli 01/06/2015 | 17:50
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Seduta in chiaroscuro per le piazze finanziarie europee, che cambiano spesso direzione nel corso della giornata. Le principale fonte di preoccupazione resta il debito greco. Poche ore fa, l’agenzia Reuters ha emesso un comunicato in cui si afferma che “le voci di mercato sulla possibilità che già nella serata di oggi venga annunciato un accordo che consenta di riattivare i finanziamenti alla Grecia sono infondate”, citando fonti vicine alle istituzioni creditrici di Atene. Dall’altro lato, chi semina ottimismo è il nostro ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, il quale ha dichiarato questo pomeriggio al festival di Trento che ci sono colloqui in corso, sia a livello tecnico sia a livello politico, e si è detto sicuro che ci sarà un accordo presto.

Madrid, Francoforte e Parigi chiudono in positivo, mentre Londra e Milano registrano una giornata al di sotto della parità (Ftse Mib -0,26% e Ftse Italia All Share -0,20%).

A Piazza Affari, acquisiti su Ss Lazio (+1,1%) all’indomani della qualificazione alla prossima Champions League, su Unicem (+0,9%) e su Saipem (+1,2%), grazie a un evento in corso a Parigi, dove viene presentato il progetto TurkStream, la pipeline che seguirà in parte la stessa traiettoria del South Stream (in cui è impegnato il gruppo italiano).

Dati Usa sopra le attese
Intanto, dall’altra parte dell’oceano, Wall Street ha virato in positivo, con lo S&P 500 che viaggia a +0,18%. La spinta è arrivata dai dati macro pubblicati in giornata: nel mese di maggio l’indice ISM manifatturiero Usa si è attestato a 52,8 punti, rispetto ai 51,5 di aprile, battendo le attese degli analisti che puntavano a un rialzo meno marcato. Sulla base dei dati forniti dal Dipartimento del commercio, inoltre, si è appreso che nel mese di aprile le spese per costruzioni sono salite del 2,2%, mettendo a segno il massimo rialzo dal maggio 2012. Anche in questo caso, l’indicazione diffusa oggi ha battuto le attese degli analisti che avevano stimato un incremento dello 0,8%.

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Info autore

Valerio Baselli

Valerio Baselli  è Giornalista di Morningstar.

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