Il consumo di birra nei mercati emergenti dovrebbe aumentare notevolmente nel prossimo decennio grazie alla crescita del reddito pro capite. Produttori di lattine come Ball Corporation (BLL, Rating: 3 stelle, Target: 64 dollari Usa), Crown Holdings (CCK, Rating: 3 stelle, Target: 48 dollari Usa) e Rexam (REX, Rating: 4 stelle, Target: 600 pence) potrebbero cavalcare questa situazione.
E’ vero che i produttori di bottiglie di vetro per ora dominano il segmento del packaging per quanto riguarda gli emerging, ma le aziende della birra si stanno spostando sempre di più verso le lattine che danno maggiori garanzie in termini di conservazione del prodotto e, di conseguenza, di qualità dei marchi. Ball, Crown e Rexam, inoltre, hanno la possibilità di consolidare le loro posizioni nel nascente mercato delle bibite pronte in India e nell’Africa subsahariana prima che ne approfittino aziende locali. La maggiore urbanizzazione che si registra nei Paesi emergenti, infine, dovrebbe portare a un maggiore consumo di prodotti usa e getta che, per le bevande, si traduce in un più largo utilizzo di lattine al posto delle bottiglie.
Punti chiave
-Rexam, l’unico produttore puro di lattine per bevande è l’opportunità migliore di sfruttare quattro elementi che faranno alzare le quotazioni dell’intero segmento: 1) aumento del consumo di birra e di soft drink, 2) passaggio dalle bottiglie alle lattine, 3) aumento delle quote di mercato delle multinazionali della birra che, viste le dimensioni, preferiscono affidarsi a grandi fornitori, 4) consolidamento del settore.
-Ci aspettiamo che i tre maggiori produttori di lattine siano in grado di stabilire un duraturo vantaggio competitivo in mercati chiave. Basandoci sullo studio del settore, prevediamo che nel sudest asiatico, in India e nell’Africa subsahariana si creeranno degli oligopoli come quelli che esistono in Usa, in Europa e in America latina.
-La minaccia da parte di piccoli produttori locali nella maggior parte dei casi è modesta. Le aziende globali sono in grado di assicurare alle multinazionali della birra forniture su larga scala e a lungo termine.
-Il passaggio dall’utilizzo di bottiglie di vetro riutilizzabili a lattine usa e getta è ormai un trend in corso che difficilmente si potrà invertire.
La domanda di birra nei mercati emergenti
In base alle nostre analisi sui consumi di birra negli emerging è facile capire come mai i produttori di lattine siano interessati a quelle aree geografiche. Soprattutto in quei paesi dove sta crescendo la classe media e in cui si assiste a un aumento del consumo di bevande alcoliche.
Secondo le nostre proiezioni, ad esempio, la Cina (che è già il maggior consumatore mondiale di birra) dovrebbe vedere crescere la domanda pro capite del 29% entro il 2022 (rispetto al 2011) dopo il +94% fatto registrare nel primo decennio di questo secolo. Entro 15 anni, il consumo da parte dei cinesi raggiungerà quello totale degli altri maggiori bevitori (Usa, Brasile, Russia Germania, Messico e Regno Unito). Quindi, mentre la crescita in Cina diminuirà in termini percentuali, in quelli assoluti continuerà a presentare numeri di sicuro interesse per i produttori. E, di conseguenza, per chi gli fa le lattine.
In Brasile ci attendiamo una crescita dei consumi di birra del 21% pro capite entro il 2022 contro il +34% del primo decennio del 2000. Detto in un altro modo, i brasiliani arriveranno a consumare tanta bevanda quanta ne hanno messa nello stomaco gli americani nel 2011.
In mezzo a tutto questo non va dimenticato l’apporto al segmento delle lattine che può arrivare dalle bibite analcoliche. Se è vero, infatti, che i consumi stanno calando nei Paesi sviluppati (alle prese, ad esempio, con problemi di salute legati alle bibite gasate e con conseguenti provvedimenti fiscali in alcuni stati per limitarne l’uso), la domanda sta aumentando nei Paesi emergenti. In questo caso, tuttavia, la crescita è più frammentata perché guidata, oltre che dal livello di aumento della ricchezza, anche dai gusti.
La bottiglia cede il passo
Non vanno poi sottovalutati i vantaggi pratici che le lattine offrono ai produttori di birra rispetto alle bottiglie di vetro. Prima di tutto la possibilità di esporre in maniera più visibile il proprio marchio. E poi i minori costi di trasporto, la maggiore sicurezza (il prodotto in lattina è più difficile da adulterare o annacquare) e il maggiore utilizzo delle lattine in alcune zone dove il vetro può diventare un elemento di pericolo. Secondo i dati di Rexam, queste motivazioni hanno permesso al segmento delle lattine di crescere del 3% in Europa dal 2008 al 2011. Nello stesso periodo la quota di mercato delle bottiglie di vetro è scesa dal 43,4% al 39,9%.
Il passaggio dalle bottiglie alle lattine è stato evidente anche in Brasile. Durante l’ultima Coppa del Mondo, il 50% della birra consumata era in contenitori di alluminio. Il dato è poi sceso al 45% quando i tifosi delle altre nazioni se ne sono andati dal Paese.
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.