Seduta debole sui listini asiatici, il cui andamento è stato penalizzato dal calo della fiducia dei consumatori americani nel mese di novembre e dalla cattiva intonazione del comparto minerario, penalizzato dalla discesa del prezzo del rame. A Tokyo, l’indice Nikkei ha perso lo 0,42%, frenato dal rafforzamento dello yen nei confronti del dollaro. Sulle Borse cinesi, invece, i rialzi sono stati trainati dai titoli del settore finanziario e in particolare da quelli delle società di brokeraggio. Il pacchetto di riforme previste dal Partito comunista, infatti, prevede una maggior liberalizzazione delle transazioni finanziarie e la possibilità di investire all’estero. Shanghai ha chiuso a +0,82%, mentre Hong Kong ha segnato +0,53%.
Generali promette dividendi
Avvio incoraggiante sulle principali piazze finanziarie del Vecchio continente, in attesa che vengano pubblicati i dati relativi alla fiducia dei consumatori tedeschi e il Pil britannico del terzo trimestre. A Milano, il Ftse Mib ha aperto a +0,53%. Nella serata di ieri il Senato ha approvato la legge di stabilità, ma gli occhi restano puntati su Palazzo Madama che oggi voterà sulla decadenza di Silvio Berlusconi. In rialzo Banco Popolare e Generali (quest’ultimo ha annunciato la crescita dei dividendi a partire dal 2015). Mentre continua a perdere terreno Banca Mps, dopo che ieri il Cda ha approvato l’aumento di capitale. Sul fronte del debito sovrano, lo spread si mantiene stabile attorno ai 236 punti base in attesa del risultato dell’asta sui Bot semestrali.
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