Wall Street sta viaggiando intorno alla parità. La giornata, comunque, non dovrebbe riservare soprese in vista del Giorno del ringraziamento (giovedì 28). Dal fronte macroeconomico sono arrivate conferme che il settore immobiliare è in salute, con i permessi per costruzioni a ottobre ai massimi dal giugno 2008 e i prezzi delle case cresciuti a settembre su base annuale al passo più veloce dal febbraio 2006. In calo, invece, la fiducia dei consumatori.
Europa nervosa
Nel Vecchio continente, seduta contrastata per i listini di Eurolandia, nonostante i tentativi di strappo al rialzo di metà giornata. A Parigi, è andato giù il settore food&beverage con Pernod Ricard e Danone, mentre a Francoforte è scivolata Hugo Boss dopo che il gruppo d’abbigliamento ha rivisto i target 2015 (principalmente a causa di una crescita più contenuta sul mercato cinese). Sui listini hanno pesato anche le vendite dei titoli minerari.
A Milano, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato -0,05%, rally di Geox, promossa dagli analisti di Citi dopo la presentazione del piano industriale 2016. Deboli le banche. Male anche le azioni delle società più esposte verso il mercato nord-americano, complice il nuovo rafforzamento del dollaro sull’euro. Luxottica paga anche il ribasso del giudizio degli analisti di Berenberg.
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