Rating, test d’ingresso e di ripasso

A luglio sotto la lente degli analisti Morningstar vanno quattordici fondi per l’Italia. Per alcuni il giudizio qualitativo è una novità, per altri invece è occasione di revisione. A fine esame però qualcuno rimane bocciato.

Azzurra Zaglio 07/08/2013 | 16:19
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Estate di revisione per cinque fondi disponibili sul mercato italiano. Per loro inizia l’iter di rivalutazione degli analisti Morningstar. Due, invece l’hanno appena concluso, ma l’esito dell’esame non è stato brillante: uno viene bocciato (Negative), mentre l’altro richiede cautela e si aggiudica solo un Neutral. Neutral anche per Dws Invest Global Value, l’unico fondo che questo mese si è visto abbassare il rating qualitativo.

Estate anche di conquiste. Quattro fondi hanno fatto per la prima volta il loro ingresso nel mondo del Morningstar Analyst Rating. E due si sono meritati un upgrade. Se prima gli analisti preferivano non sbilanciarsi, ora assegnano ad entrambi il giudizio di Bronze per  la prevalenza dei fattori positivi, su quelli negativi.

Profumo di nuovo
Gli analisti hanno avviato l’iter di valutazione qualitativa per il fondo Aberdeen Global Japanese Equity. Il giudizio al momento rimane neutro, poiché il team di gestione non si presenta molto stabile e duraturo nel tempo. Attualmente è gestito da cinque esperti del team azionario Asia Pacifico di Aberdeen che però ha visto ben quattro cambiamenti negli ultimi tre anni, compreso il responsabile del team. Tuttavia, incoraggiante è il processo di investimento collaudato e dai buoni rendimenti dell’ultimo periodo. Con la stabilizzazione della gestione, sicuramente il rating otterrà un upgrade.

Bronze è invece il primo rating per Fidelity Emerging Asia, la cui strategia consente di investire nei paesi emergenti asiatici avvalendosi di uno dei team più assortiti situato sul mercato. Il team leader è Teera Chanpongsang che sin dal lancio del fondo nel 2008 ha dimostrato buone capacità di gestione e rendimento. La fiducia degli analisti risiede nella tenuta e potenza del suo approccio analitico che preferisce società con potenziale di crescita, più alcuni nomi contrarian, sottovalutati dal mercato. Qualità del management e trattamento degli azionisti di minoranza sono i focus di Teera, coadiuvato dal suo background di contabile, prezioso per quei mercati che hanno proprie convenzioni contabili.

Un Bronzo d’inizio anche per il fondo Polar Capital Emerging markets income. Infatti, il gestore William Calvert vanta un forte track redocrd negli investimenti sui mercati emergenti e si avvale del supporto di un team affiatato.  Gli analisti di Morningstar hanno fiducia circa la sostenibilità nel lungo periodo della strategia di investimento che mira a costruire un portafoglio che offra agli investitori esposizione a titoli orientati al reddito, senza limiti di crescita del capitale del fondo.

Più che una novità, è un ripristino il caso di Henderson Horizon Pan European Equity Fund. Anche se il team azionario europeo del gruppo ha vissuto qualche cambiamento all’inizio del 2013, tra cui l’uscita del co-gestore di questo fondo, Bill Stormont, rimane forte e tenace la presenza del leader Tim Stevenson che dimostra di proseguire con successo la strategia prevista a lungo termine per il fondo. Egli mira a identificare quelle società con una buona qualità e valutazioni ragionevole, oltre che margini di crescita solidi per il futuro. Il processo di investimento è prevalentemente bottom-up e il gestore lo definisce pragmatico ed orientato alla crescita.

A esami fatti
Si sono terminati i lavori in corso per due fondi disponibili sul mercato italiano. I risultati però non sono stati dei migliori.

BNP Paribas L1 Obam Equity World ottiene solo un rating Neutral. Il fondo era stato rivisto a seguito dell’annuncio che al timone del Centro Investimenti Obam, da gennaio 2013 sarebbe subentrato Sander Zondag. Parlando con lui, gli analisti si dicono soddisfatti per alcune modifiche necessarie apportate, ma preferiscono essere prudenti e aspettare che il team di gestione sia più strutturato, il processo di investimento più disciplinato e le performance future meno volatili di quelle degli anni precedenti.

Non passa gli esami, invece, LO Funds Emerging Market Bond. In seguito al cambio del gestore, con l’arrivo di Holger Freidrich nell’aprile 2013. Sebbene lui abbia esperienza con i protafogli di debito emergente, Morningstar si dice delusa dall’instabilità cronica del team, tanto che Friedrich è il quinto responsabile che prende in consegna questo fondo nel corso degli ultimi cinque anni (ossia un gestore all’anno). Inoltre, vista la sua entrata recente, l’approccio di investimento deve essere ancora dimostrato. Fattori che nell’insieme hanno leso il valore e la fiducia degli investitori. 

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Info autore

Azzurra Zaglio

Azzurra Zaglio  è stata Redattrice di Morningstar in Italia.

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