Il mattone tira il fiato per ripartire

Il riposizionamento dei portafogli ha messo in ombra il real estate. Ma, spiegano gli analisti, il settore interessa. Anche ai bondholder.

Marco Caprotti 28/01/2011 | 13:40
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Dopo un 2010 di corsa, il real estate ha deciso di prendersi un attimo di pausa. Ma, dicono gli analisti, presto potrebbe riprendere a marciare con passo veloce. L’indice Msci del settore calcolato in euro (che l’anno scorso ha guadagnato più del 25%), nell’ultimo mese (fino al 27 gennaio) ha perso lo 0,77%. Un andamento, spiegano gli operatori, dovuto più al riposizionamento dei portafogli che non a scelte di prudenza. Gli ultimi dati arrivati dagli Stati Uniti sulle vendite di case, migliori delle attese degli analisti, ad esempio, mostrano una situazione salutare.

La Cina tira ancora il freno
Anche le scelte della Cina di frenare il mercato del mattone sono ormai considerate la ricetta giusta per evitare lo scoppio di una bolla che potrebbe avere effetti imprevedibili. Proprio per questo la situazione del Paese del drago viene monitorata con estrema attenzione dagli operatori. Secondo gli ultimi dati resi noti da Pechino i prezzi delle abitazioni a dicembre sono cresciuti per il diciannovesimo mese consecutivo.

Per questo motivo, oltre ai limiti imposti alle banche nella concessione dei mutui per le seconde e terze case, le autorità cinesi hanno deciso di fare un esperimento, per ora limitato a due città, introducendo nuove tasse sugli immobili e obbligando le autorità locali a fissare dei valori massimi oltre i quali i prezzi delle case non possono andare. Gli analisti, tuttavia, sono concordi nel dire che si tratta di misure leggere. Segno aggiungono che la situazione dovrebbe essere tutto sommato sotto controllo.

La nota dolente è l’Inghilterra dove più di 30mila società del comparto immobiliare nel quarto trimestre hanno avuto problemi di bilancio. Ma il problema del mattone made in UK si inquadra in una situazione più complessa che ha visto un’inaspettata frenata dell’economia britannica a dicembre.

Dai bond al mattone
In questo scenario, il mercato del mattone potrebbe beneficiare di un cambio di strategia da parte di chi investe sulle obbligazioni. Secondo uno studio della società di ricerca Debtwire molti bondholder delusi dai rendimenti dei titoli di debito potrebbe buttarsi sul real estate. “Bisogna adattarsi a un mercato in cui l’equity ha riconquistato importanza”, spiega lo studio. “E il mattone è una buona alternativa per gli obbligazionisti che, per carattere, sono più coraggiosi rispetto ai titolari di azioni”. Il flusso maggiore verso gli immobili è previsto dalle obbligazioni del settore energetico che, a causa della crescita delle materie prime e del conseguente aumento della solidità delle aziende del settore, ormai danno rendimenti ritenuti poco appetitosi.

Mercati sotto la lente
Dal punto di vista operativo, secondo uno studio di Henderson Global Investor nel 2011 è possibile trovare valore, ma non su tutti i mercati. “Per quanto riguarda la Gran Bretagna, il sentiment potrebbe indebolirsi nel corso del 2011”, spiega il report. “Ma un ritmo di crescita più stabile e costante potrebbe mitigare la recente volatilità e, nel medio termine, dovrebbe portare verso prospettive di mercato più sostenibili e solide”. Nel caso più generale dell’Europa, la società di investimento ritiene che la combinazione di bassi tassi di interesse e bassi rendimenti delle obbligazioni continuerà a sostenere l’interesse per il settore immobiliare nel 2011. “Il surriscaldamento di alcune aree del mercato immobiliare europeo sembra quindi inevitabile”.

In Asia, Henderson prevede che l’investimento nel settore immobiliare commerciale a livello globale seguirà l’andamento macroeconomico e che la capacità dimostrata dall’area di superare la crisi finanziaria globale, congiuntamente alle interessanti prospettive di crescita e ai bassi tassi di interesse, potrà continuare ad attirare l’interesse degli investitori. Infine, per quanto riguarda gli Stati Uniti, Henderson pensa che il mercato in generale - e immobiliare in particolare - si trovi sulla strada giusta per raggiungere una piena ripresa. “La correzione dei prezzi nel settore immobiliare potrebbe offrire un’interessante occasione d’ingresso negli Stati Uniti”, conclude lo studio. 

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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