Etf a confronto: Msci India

Partendo dalle ricerche Morningstar, abbiamo messo a confronto i diversi replicanti dell’indice dedicato al mercato indiano.

Valerio Baselli 02/10/2012 | 10:06
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L’India è stata nell’ultimo decennio una delle economie a più rapida crescita al mondo. Tuttavia, la corsa del Prodotto interno lordo del paese ha subito un rallentamento negli ultimi tempi. In India, il Pil è cresciuto del 5,5% nel corso del secondo trimestre 2012, battendo le attese del mercato pari al 5,2%. Il settore delle costruzioni e quello finanziario sono stati i principali driver di crescita, in espansione del 10,9% e 10,8%, rispettivamente.

A differenza della Cina e dei mercati sviluppati, l’India è un paese giovane, dove la popolazione in età da lavoro è in crescita. Tuttavia, meno del 10% degli attivi è impiegato in un lavoro regolamentato, lasciando il restante 90% senza previdenza sociale e assistenza sanitaria. Con circa il 60% del Pil proveniente da fonti nazionali, l’India fa molto più affidamento sullo sviluppo del suo mercato interno rispetto al resto dei mercati emergenti. Infatti, i consumi privati interni e gli investimenti dovrebbero rimanere i principali motori di crescita nel prossimo futuro; questo non esclude che anche l’aumento degli scambi commerciali con l’estero dovrebbe dare il suo contributo. In particolare, l’ex colonia inglese è diventata un centro mondiale di outsourcing di servizi tecnologici, uno dei settori più produttivi e orientati alle esportazioni.

Tra gli ostacoli principali alla crescita dell’economia indiana c’è la corruzione dilagante, che può rendere difficile avviare nuove attività o espandere nuovi business. Tuttavia, il governo indiano ha recentemente annunciato che gli investitori stranieri potranno possedere fino al 5% di una società indiana su base individuale e fino al 10% su base cumulativa. In precedenza, solo gli investitori istituzionali erano autorizzati a investire direttamente in azioni indiane. Tuttavia, c'è ancora molto lavoro da fare per liberalizzare il mercato indiano, dato che agli investitori stranieri non è ancora permesso di accedere ad alcuni settori specifici, ad esempio quello dell’aviazione.

L’indice
L’indice Msci India comprende circa 60 tra le principali e più liquide società quotate in Borsa, sulla National Stock Exchange of India. Il benchmark punta a detenere l’85% della capitalizzazione di mercato di ciascun settore. I titoli sono pesati sulla base della capitalizzazione di mercato aggiustata per il flottante. L’indice viene rivisto quattro volte l’anno. È molto concentrato, con circa il 50% del suo valore complessivo costituito dai primi dieci componenti. L’indice ha anche un notevole grado di concentrazione settoriale: finanza (28%), tecnologia (15%), energia (13%).

Lyxor ETF MSCI India
Il fondo utilizza la replica sintetica per fornire l’esposizione al benchmark sottostante, attraverso un controttato swap avendo come controparte Société Générale. L’Etf utilizza il denaro degli investitori per acquistare un paniere di titoli, che viene poi utilizzato come garanzia per lo swap. Infatti, Lyxor entra in uno swap Otc (Over the counter) in cui scambia la performance del paniere con quella dell’indice.

Secondo le normative Ucits,  l’esposizione al rischio di controparte deve essere limitata al 10% del Nav del fondo in qualsiasi momento. Secondo la nostra ricerca, lo swap Otc non è collateralizzato, il che espone l’investitore a una perdita potenziale fino al 10% del Nav se la controparte dello swap fallisce. Tuttavia, Lyxor è ora impegnata ad azzerare l’esposizione al rischio controparte su base giornaliera e sta anche considerando l’adozione di una struttura overcollateralised. Inoltre, Lyxor non effettua operazioni di prestito titoli, il che aiuta a ridurre al minimo il rischio complessivo di controparte.

Le commissioni totali, espresse dell’indice Ter, sono pari allo 0,85%, leggermente superiore alla media di categoria.

Amundi ETF MSCI India EUR
Anche questo Etf utilizza la replica sintetica per tracciare il benchmark. Amundi, infatti, stipula un contratto swap con Crédit Agricole. Nel portafoglio collaterale a garanzia sono presenti titoli di importanti aziende europee, come France Télécom, Siemens, Total, Sanofi, Enel, Nokia, Allianz, Bnp Paribas, Carrefour, Generali. Come il prodotto visto in precedenza, anche questo presenta un rischio correlato alle valute, legato essenzialmente al fatto che i titoli che compongono il sottostante sono denominati in rupie indiane. Il fondo ha un patrimonio di poco superiore ai 55 milioni di euro.

L’indice Ter è pari a 80 punti base.

Alternative
Altri Etf (non ancora coperti dalla ricerca Morningstar) dedicati al mercato indiano sono: CS ETF (IE) on MSCI India e iShares S&P Cnx Nifty India Swap.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Valerio Baselli

Valerio Baselli  è Giornalista di Morningstar.

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